FONDI DORMIENTI: ISTRUZIONI PER L’USO

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA FONDI DORMIENTI: ISTRUZIONI PER L’USO (PER CHIARIRE QUESITI POSTI DA TANTI RISPARMIATORI TRADITI,CHE CHIEDONO NOTIZIE SU MODALITA’ DI INDENNIZZO). Dopo che il consiglio dei ministri ha approvato ieri il decreto presidenziale che sblocca i cosiddetti “fondi dormienti”,un Tesoro dimenticato tra 10 e 15 miliardi di euro depositati in banca e alle Poste, i titoli di Stato, le azioni affidate a società di mediazione finanziaria, le polizze assicurative, che per 10 anni non vengono toccati, tali conti "dormienti", confluiranno in un Fondo dello Stato destinato a risarcire le vittime di frodi bancarie come i risparmiatori traditi dalle banche che hanno appioppato loro "Tango-bond", Cirio, Parmalat, ma anche per finalità sociali (nella misura del 20 per cento),come la stabilizzazione dei precari nella pubblica amministrazione. Ma ai telefoni dell’Adusbef, che ha iniziato questa battaglia dal lontano 1991,dopo l’approvazione della legge antiriciclaggio effettuando un monitoraggio sui “fondi dormienti” delle sole banche, stimati in quel periodo tra i 12.000 ed i 15.000 miliardi di vecchie lire, arrivano oggi tante richieste di chiarimento da parte di risparmiatori vittime dei crack finanziari, oltre 630.000, rispettivamente 450.000 coinvolti nel crack dell’Argentina; 145.000 in Parmalat; 35.000 nei bond Cirio, truffati e raggirati dai cattivi consigli delle banche, per un controvalore di 26,00 miliardi di euro. Tanti,pur apprezzando l’impegno del Governo,che su sollecitazione di Adusbef ha inserito l’emendamento in finanziaria al Senato nel dicembre scorso, chiedono se riusciranno mai a rivedere i propri soldi investiti 7/8 anni fa, come riusciranno a riaverli, quando e con quali tempi, quali le modalità e se devono o meno attivarsi, magari presentando qualche domanda ed a chi eventualmente indirizzarla. Nel ricordare tempi e modi di passaggio dei soldi e dei titoli nel Fondo del ministero dell'Economia, che impone agli intermediari finanziari (banche, Sim, gestori del risparmio, Poste,compagnie di assicurazioni) di avvisare il cliente del rischio di estinzione del conto,mediante una lettera raccomandata all’ultimo indirizzo conosciuto,con il passaggio dei fondi,in assenza di operazioni dopo 180 giorni dalla spedizione dell’avviso,nella gestione dello Stato, Adusbef rivolge ulteriore appello alla Banca d’Italia per effettuare un monitoraggio sui fondi dormienti,che in moltissimi casi, sono stati dichiarati “prescritti” ed oggetto di esposti denunce a 10 Procure della Repubblica,con ipotesi di appropriazione indebita. I risparmiatori traditi per ora (fino al 31 ottobre 2007), ed almeno fino all’insediamento della commissione ministeriale, formata da un presidente del Consiglio di Stato, un consigliere della Corte dei Conti, un dirigente del Tesoro, uno della Banca d'Italia, dell'Isvap, della Consob e dei consumatori, non devono fare assolutamente nulla e verranno tempestivamente informati qualora dovranno manifestare interesse nel loro status di obbligazionisti truffati dalle banche,meritori quindi di equo indennizzo del fondo, che seppur non dovesse avere la capienza necessaria per risarcire tutti per una parte del capitale perduto, continuerà ad alimentarsi ogni anno. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,6.6.2007

06/06/2007

Documento n.6611

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