Caro benzina: più 8 euro per un pieno

in Comunicati stampa
CARO BENZINA: IL NUOVO RECORD STORICO SI TRADUCE IN 12 EURO IN PIU’ PER UN PIENO DI GASOLIO (240 EURO L’ANNO) RISPETTO AD UN ANNO FA; IN 8 EURO PER LA BENZINA (160 EURO L’ANNO) PER UNA PERCORRENZA MEDIA DI 12.000 KM. LO STATO,ACCANITO SPECULATORE,INVECE DI ADOTTARE LA PROMESSA STERILIZZAZIONE DELL’IVA SULLE ACCISE,INCASSA 130 MILIONI DI EURO AL MESE DI MAGGIORI TASSE,OLTRE 1,5 MILIARDI DI EURO SU BASE ANNUA,FACENDO AUMENTARE CAROVITA E PRESSIONE FISCALE. IL GOVERNO BERLUSCONI HA PERSO OGNI CONTATTO CON LA DURA REALTA’ DI FAMIGLIE,COSTRETTE AD INDEBITARSI,CON IL RECORD DI 12 MILIONI DI CITTADINI, PER SOPRAVVIVERE ! Il nuovo record storico dei prezzi delle benzine, con l’Agip che ha annunciato di aver aumentato di 5 centesimi di euro al litro portando la verde a quota 1,249 euro. Livello mai raggiunto prima che si traduce in oltre 2.400 lire delle vecchie lire. Rialzo anche per il gasolio che arriva a 1,138 euro al litro, si traduce in un vero e proprio salasso per le tasche dei consumatori. Un anno fa infatti,per fare un rifornimento di 50 litri di gasolio,i consumatori spendevano circa 45 euro,mentre oggi,con gli attuali prezzi arrivati alle stelle e tra i più cari d’Europa,ci vogliono 57 euro,circa 12 euro in più: su base annua,un automobilista che percorre in media 12.000 km. nei 12 mesi,deve sborsare 240 euro in più,con grave danno sui bilanci famigliari che si riverberano in una consistente contrazione dei consumi. E mentre il Governo,manda in onda il solito minuetto di promesse,tra il ministro Marzano ed il sottosegretario Dell’Elce assicurando,imminenti sgravi fiscali (che da due anni non si concretizzano) per “stabilizzare” i prezzi delle benzine,un pieno di verde che costava un anno fa 55 euro,costa invece oggi 63 euro,8 euro in più dall’aprile 2004,ben 160 euro di gravame in più per l’automobilista che con 20 pieni l’anno effettua una media percorrenza ! Con i rincari ed i ritocchini (addizionali regionali a parte) allegramente praticati, nonostante la rivalutazione dell’euro sul dollaro superiore al 30 per cento,lo Stato incassa circa 130 milioni di euro in più al mese,ben 1,5 miliardi di euro su base annua,con un gravame speculativo inaccettabile di sovrattassa,che aumenta in maniera esponenziale la pressione fiscale sui redditi delle famiglie contribuendo ad accendere l’inflazione. Qualora il Governo non dovesse intervenire per sterilizzare i prezzi delle benzine,si rischia un ulteriore salasso a danno di famiglie ed imprese,vista la tensione internazionale del barile ed il lieve recupero del dollaro sull’euro che le compagnie saranno leste a scaricare immediatamente sui prezzi alla pompa,che potrebbe dare il definitivo colpo di grazia ai falcidiati redditi delle famiglie italiane ed alla competitività interna ed internazionale delle imprese. Elio Lannutti (Adusbef) Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,5.4.2005

05/04/2005

Documento n.4595

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