BANCHE: MENTRE BANKITALIA DORME SONNI PROFONDI, L’ANTITRUST LAVORA PER SALVAGUARDARE DIRITTI DEL MERCATO ED INTERESSI DEI CONSUMATORI.

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA BANCHE: MENTRE BANKITALIA DORME SONNI PROFONDI, L’ANTITRUST LAVORA PER SALVAGUARDARE DIRITTI DEL MERCATO ED INTERESSI DEI CONSUMATORI. GENERALI E AGRICOLE,RINUNCIANDO AL PATTO,DANNO RAGIONE ANTITRUST ! Con la comunicazione a Consob della rinuncia al patto parasociale sulla quota detenuta in Banca Intesa pari all’11%, Generali e Credit Agricole ufficializzano che l’Antitrust aveva ragioni da vendere quando nei giorni scorsi aveva aperto un sacrosanto procedimento di inottemperanza avviato sulla banca, che non aveva rispettato gli impegni assunti verso l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, sia per la triangolazione di Credit Agricole con Generali che per la partecipazione azionaria rilevante, con una quota del 5,823 per cento nel capitale ordinario di Banca Intesa San Paolo. Il provvedimento Antitrust che autorizzava nel 2006 la fusione tra Banca Intesa e San Paolo Imi, per evitare abusi di posizione dominante nel mercato del credito imponeva,oltre alla cessione di 748 sportelli (197 a soggetti indipendenti, 551 a Credit Agricole),la necessaria indipendenza tra Credit Agricole e la nuova banca. L’Accordo tra Crédit Agricole e Generali, ossia la consultazione preventiva volta sia ad informarsi prima di ogni riunione degli organi di governance di Intesa SanPaolo che a scambiarsi e discutere tutte le informazioni e opinioni relative alle materie di interesse strategico, definire e attuare una posizione o linea di condotta comune,a concordare il voto da esprimere, consente alla banca francese, già alla data di sottoscrizione dell’Accordo, di essere presente nella governance di Intesa SanPaolo attraverso i componenti del Consiglio di Sorveglianza e del Consiglio di Gestione nominati su indicazione o candidatura di Generali. Secondo l’Antitrust le previsioni dall’Accordo sulla modalità di nomina del futuro Consiglio di Sorveglianza e del Consiglio di Gestione di Intesa SanPaolo, consentiranno, in occasione della nomina dell’intero Consiglio di Sorveglianza, la presentazione di liste comuni di candidati, l’indicazione di quattro candidati ciascuno, e la votazione con tutte le azioni di Intesa SanPaolo possedute da Crédit Agricole e Generali. Anche per la nomina del Consiglio di gestione è prevista la consultazione per esprimere candidature comuni e per concordare preventivamente, qualora una delle due società fosse chiamata ad esprimere una o più candidature alla carica di Consigliere di Gestione, il nominativo. Tale doverosa comunicazione sconfessa totalmente la linea arrogante del dr. Corrado Passera il quale, di fronte al provvedimento dell’Antitrust, aveva affermato che Banca Intesa San Paolo aveva rispettato le prescrizioni Antitrust, che oltre a rappresentare una pura mistificazione della realtà per continuare a spartirsi,con la complicità di Bankitalia, il mercato del credito,restringere la concorrenza, offrire condizioni capestro ai clienti e risparmiatori, faceva acqua da tutte le parti. Se le banche furbette foraggiate dal Governo in carica, non rispettano le prescrizioni dell’Antitrust, si chiedeva polemicamente Adusbef condividendo la decisione del Garante, come si può immaginare che rispettino i diritti degli utenti vessati nella gestione del credito e del risparmio ? Adusbef nel ricordare che per la eventuale inadempienza,è prevista una pesante multa che può oscillare da un minimo di 500 milioni fino a 5 miliardi di euro a carico di Banca Intesa-Sanpaolo, invita i vertici furbetti della banca a chiudere al più presto una brutta pagina di arroganza,basata sul concetto di impunità,inciampato però stavolta e per fortuna,sulla vigilanza attenta dell’Antitrust.

05/06/2009

Documento n.7959

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