ADUSBEF A MUSSARI (ABI): L’ASSENZA DI CORRETTEZZA E TRASPARENZA NON DIPENDE DALLE TROPPE CARTE,MA DA CULTURA PREDATORIA DEI BANCHIERI.

COMUNICATO STAMPA ADUSBEF A MUSSARI (ABI): L’ASSENZA DI CORRETTEZZA E TRASPARENZA NON DIPENDE DALLE TROPPE CARTE,MA DA CULTURA PREDATORIA DEI BANCHIERI. Adusbef, che raramente partecipa ai tavoli con l’Abi e le singole banche, utilizzati finora con l’esclusiva finalità di indorare l’amara pillola, fatta di rapporti vessatori e fraudolenti con i clienti-correntisti-risparmiatori, è disponibile al confronto per riscrivere le regole di trasparenza semplice ipotizzate oggi dal presidente Mussari,purchè il confronto richiesto alle associazioni porti risultati tangibili ai consumatori e non la solita acqua macinata al mulino dei banchieri. Non sono certamente gli interventi normativi realizzati in questi ultimi anni per correggere gli squilibri che esistevano fra banche e clienti, ad aver creato una situazione dove il rapporto fra le parti si è fatto più distante e formale,ma la cultura predatoria dei banchieri, che hanno saccheggiato i risparmi sudati e la buona fede di correntisti e risparmiatori rifilando loro titoli tossici e bonn già all’origine avariati per conseguire profitti,incentivi,utili e stock option. Adusbef invita i consumatori a non ascoltare i cattivi consigli del presidente dell’Abi, che non “legge le carte del suo conto corrente che la banca gli invia perché sarebbero troppe”, ma a scrutare gli estratti conto e le modifiche contrattuali con la massima attenzione, perché oltre ad essere pagate a caro prezzo dai correntisti con elevate commissioni e spese di invio, nascondono insidie e trabocchetti, come le variazioni unilaterali delle condizioni di contratto,costi,spese e commissioni che crescono come funghi di mese in mese, inseriti in caratteri microscopici, con l’unica finalità di confondere ed alleggerire le tasche della clientela.

26/11/2010

Documento n.8773