Da ANSA - RISPARMIO: BENVENUTO, ITALIA UNICO PAESE SENZA TUTELA
ANSA Valle d’Aosta Data: 16/05/2005 15:56 RISPARMIO: BENVENUTO, ITALIA UNICO PAESE SENZA TUTELA ROLLANDIN, PER RISPARMIATORI TURLUPINATI NESSUNA CERTEZZA (ANSA) - AOSTA, 16 MAG - "Siamo l’unico Paese a non avere un provvedimento organico di tutela e valorizzazione del risparmio, ma la legge in discussione al Senato, pur non essendo soddisfacente, rappresenta un punto di partenza". Questo il giudizio di Giorgio Benvenuto, membro della commissione Finanze della Camera. Quella di Benvenuto non è stata l’unica voce di protesta contro la mancanza di "norme certé, che si è levata al convegno "Tutela dei risparmiatori", organizzato ad Aosta dall’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori. Il senatore Augusto Rollandin, dell’Ufficio di Presidenza del Senato, ha infatti criticato la decisione "del Governo e delle Camere per aver rinviato la discussione della legge per molto tempo". Il senatore ha poi lamentato che ’il testo di legge presentato non fornisce ai piccoli risparmiatori, coinvolti nei crack finanziari Cirio, Parmalat e dei Bond argentini, garanzie di rimborsi da parte degli istituti di credito. ’’Attualmente per i risparmiatori - ha detto Rollandin - tornare in possesso dei propri soldi resta una possibilità, non una certezza". Ha poi fatto sapere che "in Commissione al Senato si stanno valutando le possibili iniziative perché le banche si facciano carico del danno causato ai risparmiatori". Altrettanto polemica con le banche è stata l’onorevole Marilde Provera (Rifondazione comunista). "Il sistema bancario - ha sostenuto - ha dimostrato non solo di non essere in grado di sostenere l’impresa italiana, ma anche di non saper tutelare i piccoli risparmiatori". Provera ha quindi auspicato "una concertazione tra tutti i soggetti interessati dal ciclone dei cosiddetti ’titoli spazzatura’". "E’ necessario - ha concluso l’onorevole Provera - sedersi intorno ad un tavolo per discutere la possibilità di rimborsi a posteriori, facendo sì che le banche rinuncino alle proprie pretese di impunità".(ANSA).17/05/2005
Documento n.4670