UE: I FRANCESI HANNO BOCCIATO CON LA COSTITUZIONE EUROPEA, UNA POLITICA ELITARIA,TECNOCRATICA,OLIGARCHICA

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA UE: I FRANCESI HANNO BOCCIATO CON LA COSTITUZIONE EUROPEA, UNA POLITICA ELITARIA,TECNOCRATICA,OLIGARCHICA,LONTANA ANNI LUCE DAI BISOGNI DEI CITTADINI EUROPEI, CHE HA CAPITALIZZATO I VANTAGGI, ADDOSSANDO ALLE MASSE DEI CONSUMATORI ONERI,SACRIFICI,INSICUREZZE. ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI, EUROPEISTE CONVINTE, INVITANO A CORREGGERE LA ROTTA DI UN’EUROPA EDIFICATA A MISURA DI MERCANTI, BANCHIERI, LOBBY ECONOMICHE, OLIGARCHIE FINANZIARIE , CHE TUTELANO I LORO ECSLUSIVI INTERESSI CALPESTANDO I DIRITTI. POICHE’ ANCHE I CONSUMATORI ITALIANI, LETTERALMENTE RAPINATI CON IL PRETESTO DELL’EURO, GRAZIE AGLI OMESSI CONTROLLI DEL GOVERNO,SCONTANO LA PIU’ GRAVE CRISI ECONOMICA DEL DOPOGUERRA,CON PIU’ ONERI CHE VANTAGGI, RIFLETTA LA CLASSE POLITICA SU UN RIGETTO POPOLARE DELL’EUROPA DEI “MERCANTI” E DEI “BANCHIERI”. Il “non” dei cittadini francesi espresso ieri,rischia di avere un effetto domino sugli Stati che hanno finora ratificato la Costituzione europea senza passare per le consultazioni popolari,data l’enorme frattura esistente tra l’Europa di mercanti, banchieri,tecnocrati, che ha minato le condizioni di vita, ed i redditi delle famiglie,letteralmente rapinate, specie in Italia con il pretesto dell’euro. Adusbef e Federconsumatori europeiste convinte, mettono in guardia la class politica a non sottovalutare il rigetto di grandi masse di cittadini all’idea di un’Europa di oligarchi,che addossa loro gli oneri capitalizzando i vantaggi e che invece di armonizzare in basso prezzi e tariffe,li trasferisce sui bilanci, mai così floridi per quelle aziende che operano in regime di monopolio e/o oligopolio. Anche l’ultimo rapporto Eurostat sui prezzi conferma ciò che Adusbef e Federconsumatori continuano a denunciare da anni: dal 1996 al 2004, mentre i prezzi della Ue aumentavano in media del 15,2 per cento, in Italia rincaravano del 19,7. Sotto di noi solo la Spagna (+ 24,1% ), che però partiva da un costo della vita molto più basso,ma sia la Germania (+ 10,7 per cento), che Regno Unito (11,2% ) e Francia (13,1%),hanno fatto meglio dell’Italia. E le differenze più macroscopiche,riguardano quelle voci di spesa, che oltre ad essere obbligatorie,hanno un forte impatto sui bilanci famigliari: se il costo dell’assicurazione nel resto dell’Europa è aumentato del 32 per cento,ed è addirittura diminuita in Francia del 5 %, in Italia è rincarata del 108,6 per cento,alla stessa stregua dei servizi bancari, dove si passa da un più 26 per cento della media Ue,ad un rincaro del 70 per cento in Italia a fronte di una diminuzione del 30 per cento in Inghilterra. Per restituire competitività al Paese e sollievo alle taglieggiate tasche dei cittadini sfiduciati,occorre tagliare le unghie a monopoli,oligopoli e cartelli, che hanno proliferato in Italia,specie negli ultimi 4 anni gonfiando di utili i loro bilanci come mai accaduto in passato,sulla pelle dei consumatori e degli utenti.Basti pensare che mentre il Governatore della Banca d’Italia Fazio difende una malintesa italianità, le banche italiane,nella più difficile congiuntura economica,hanno ritoccato i costi dei servizi bancari tra i più elevati del mondo,conseguendo utili pari a 8,2 miliardi di euro nel 2004; mentre le assicurazioni, a fronte di un calo consistente dei sinistri pari al 18 per cento,hanno brindato con risultati di bilancio pari a 2,8 miliardi di euro,soprattutto nel ramo RC Auto. Gli omessi controlli del governo,hanno consentito di trasferire 52 miliardi di euro dal 1 gennaio 2001, con il pretesto dell’euro,dalle tasche dei consumatori a quelle di coloro che hanno determinato prezzi e tariffe,fuori controllo in tutti i settori,con un netto peggioramento delle condizioni di vita di milioni di famiglie,anche del ceto medio,che non aiuta a restituire la fiducia tradita. Se non ci fosse stato il paracadute dell’euro,dopo gli scandali finanziari,la deriva dell’Italia,con uno stock del debito pubblico tra i più elevati del mondo,sarebbe stata analoga all’Argentina,ma per evitare anche in Italia la deriva francese,sarebbe bene che coloro che hanno più speculato con il pretesto dell’euro,cominciassero a restituire il maltolto con un drastico abbattimento dei prezzi: assicurazioni e banche,che hanno effettuato aumenti del 108 e del 70 per cento,devono subito restituire almeno il 20 per cento degli insostenibili costi dei servizi bancari ed assicurativi,se si vuole restituire fiducia all’Italia ed alle istituzioni europee. Adusbef-Federconsumatori Roma,30.5.2005

30/05/2005

Documento n.4738

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