TRENI: SI ANNUNCIA ULTERIORE STANGATA DI 50 EURO
COMUNICATO STAMPA RINCARI TRENI: ITALIANI NON PIU’ DISPONIBILI A SUBIRE SACCHEGGI ED ENNESIMA STANGATA TARIFFARIA STIMATA IN UNA MEDIA DI 50 EURO L’ANNO. NON SI CAPISCE PERCHE’ DEBBANO ESSERE LE FAMIGLIE ED I PENDOLARI A RIPIANARE LE PERDITE DI UNA GESTIONE DISASTRATA DELL’ING. MORETTI. Gli aumenti delle tariffe ferroviarie annunciate dall’ing. Moretti,in media del 15%, con punte anche superiori al 20%, quindi ulteriori 50-60 euro annui in media in aggiunta ad un’altra raffica di rincari ferroviari già scattati negli ultimi 12 mesi,ultime le tariffe dei pendolari assieme alla soppressione di alcuni treni, sono inaccettabili per cittadini non più disponibili a subire passivamente arbitrari saccheggi da parte di manager pubblici di lungo corso, che si ricordano di gestire imprese solo quando devono effettuare i rincari. Non si comprende perché debbano essere le famiglie, specie quelle più deboli con pendolari a carico,a dover ripianare le perdite di una gestione allegra di una società pubblica, con manager che fanno appello a criteri di gestione privatistici solo quando deve battere cassa chiedendo le solite provvidenze allo Stato,quindi ai contribuenti beffati così due volte con le tasse ed i biglietti. Adusbef,che non mancherà di impugnare gli eventuali aumenti al Tar del Lazio, ricorda che la qualità dei servizi ferroviari,nonostante gli impegni a migliorarli, è sempre più critica, che milioni di pendolari subiscono ritardi,disfunzioni e disservizi quotidiani malgrado le ultime raffiche di rincari, che manager di lungo corso nelle ferrovie da decenni,come gli attuali vertici,direttamente corresponsabili dello sfascio, non sono i più idoenei a lanciare ultimatum e ricatti al Governo ed ai consumatori, paragonando le FS ad Alitalia. In un Paese normale,a fronte di un disastro dei trasporti ferroviari sotto gli occhi di tutti, manager seri nominati dai partiti con criteri clientelari non attaccati alle poltrone, invece di lanciare ricatti o ultimatum, presentano le dimissioni a fronte di una gestione fallimentare che loro stessi si ascrivono, che danneggia seriamente ogni giorno, milioni di italiani e la stessa economia.18/11/2007
Documento n.6958