TERREMOTO ABRUZZO: EVITARE CHE BANCHE GUADAGNINO DUE VOLTE, SIA CON ALLUNGAMENTO RATE MUTUI CHE MATURANO INTERESSI, CHE CON TASSI DI “FAVORE” AL 4%,

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COMUNICATO STAMPA TERREMOTO ABRUZZO: EVITARE CHE BANCHE GUADAGNINO DUE VOLTE, SIA CON ALLUNGAMENTO RATE MUTUI CHE MATURANO INTERESSI, CHE CON TASSI DI “FAVORE” AL 4%,COSI’ “AGEVOLATI” DA ESSERE FUORI MERCATO. ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI CHIEDONO AL GOVERNO IL BLOCCO DELLE PROCEDURE RIENTRI FIDO E ATTI DI PRECETTO PER ZONE SISMICHE E LIMITROFE. La proposta del presidente del Consiglio di offrire un sostegno statale a chi intende ricostruire le case distrutte dal terremoto con un contributo del 33 %,al quale si aggiungerà un mutuo “agevolato” al tasso di “favore” del 4%, oltre ad essere inaccettabile rispetto ad altre sfortunate vittime del sisma che hanno avuto dallo Stato il 100%, rappresenta una ben architettata beffa per i terremotati. Possiamo anche comprendere il legame profondo,una sorta di trait-d’union del Governo con il sistema bancario dopo le ciambelle di salvataggio e le fidejussioni omnibus offerte al buio e senza garanzie dal ministro dell’Economia Tremonti ai banchieri,senza intaccare le laute prebende o limitare le stock option, ma propagandare per “tasso di favore a danno delle vittime del terremoto”,il saggio del 4% rappresenta un imbroglio,una beffa ulteriore dopo il danno,dati i tassi di mercato che sono di poco superiori al 3%. Migliaia di cittadini abruzzesi, ai quali il sisma ha distrutto la propria abitazioni e le proprie attività,indebitate con le avide banche aduse a speculare sulle disgrazie e che richiedevano anche 10 euro per un bonifico di pari importo a favore delle vittime, hanno bisogno di certezze non si essere ulteriormente beffate con proposte di mutui agevolati al tasso del 4%,del tutto fuori mercato rispetto a tassi medi del 3,25%,nè di essere frodate con la propaganda della sospensione delle rate, che dal 1 gennaio 2010 continueranno a maturare interessi con l’allungamento della vita residua dei mutui. Adusbef e Federconsumatori invitano i cittadini a diffidare della presunta magnanimità dell’Abi e delle banche a caccia di un restyling di fiducia tradita ed al lumicino,che solo dopo le indignate proteste hanno sospeso di incamerare 10 euro di commissione sui bonifici a favore delle vittime del terremoto e che non rinunceranno ad incassare salati interessi anche per ratei di mutui e prestiti nominalmente sospesi fino al 31 dicembre 2009, pronte come sempre a pignorare perfino le macerie in caso di mancato pagamento. L’avidità e la mancanza di scrupoli delle banche nazionali ed abruzzesi,che a parole cercano di propagandare la loro magnanima comprensione a favore di mass media e telecamere,ma nei fatti è dimostrata dai loro gravissimi quotidiani comportamenti,tendenti a richiedere in queste ore, a piccoli imprenditori abruzzesi, richieste di rientri dei fidi nel termine perentorio di 10 giorni e con un preavviso di 24 ore. Adusbef e Federconsumatori chiedono al Governo di sospendere tutte le procedure di rientro dei fidi e gli atti di precetto messi in atto dalle banche per le zone colpite dal sisma e limitrofe. Una delle mail che Adusbef ha ricevuto oggi dal martoriato Abruzzo: “Salve mi chiamo C.F., sono padre di due figli, senza lavoro e stipendio da settembre. Sono informatico e per 2 anni ho lavorato presso l'Università di Chieti.Abito purtroppo in Abruzzo precisamente a Teramo. Proprio dopo il terremoto, che ha interessato anche la mia zona e in particolare la condizione psichiche della mia seconda figlia (7 anni per tre giorni non ha parlato mai) è arrivata la beffa. La B.N.L. (banca nazionale del lavoro ... ma quale lavoro?) mi ha fatto l'atto di precetto (16 aprile 2009) intimandomi di pagare entro 10 giorni 130.000,00 Euro. Ora sappiamo tutti della crisi economica che ha colpito in particolare le famiglie. Specialmente anche noi Abruzzesi. Anche la mia piccola società che ho messo su inventandomi un lavoro (da dicembre 2008), la quale si occupa di turismo e servizi. Con il terremoto è tutto bloccato. Si parla di ricostruzione, ma noi piccoli imprenditori, padri di famiglia (ripeto sono senza lavoro e stipendio da settembre non riusciamo ad arrivare alla fine del mese. Ora chiedo a Voi come faccio????' In 10 giorni a trovare 130.000,00 Euro? L'idea cè l'ho gli strozzini (anche suggerito dalla banca...) FARO' COSI. Firmato F.C.

17/04/2009

Documento n.7878

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