TELECOMUNICAZIONI: TELECOM E WIND RECIDIVE.

in Comunicati stampa
TELECOMUNICAZIONI: TELECOM E WIND RECIDIVE. DOPO VENTI GIORNI, L'ANTITRUST SANZIONA DI NUOVO LE DUE COMPAGNIE: 735 MILA EURO PER TELECOM, 165 MILA EURO PER WIND. LE MULTE NON SONO UN DETERRENTE, SERVONO PIU' POTERI ALL'ANTITRUST. A distanza di tre settimane l’Antitrust sanziona di nuovo per comportamenti scorretti Telecom e Wind, per un importo complessivo di 900 mila Euro. “Siamo stanchi di ribadire, ogni volta, il nostro apprezzamento per gli interventi dell’Antitrust nei confronti delle compagnie telefoniche” – dichiara Rosario Trefiletti, ed Elio Lannutti Presidenti di Federconsumatori e Adusbef. Non è certo una critica all’Antitrust, bensì ai gestori che, a pochi anni dall’apertura del mercato delle telecomunicazioni, seguitano a sviluppare la concorrenza fra di loro a danno degli utenti, contro ogni esigenza di trasparenza del mercato e di qualità e correttezza dei servizi offerti. La trasparenza e la correttezza dovrebbero essere le precondizioni per il funzionamento del mercato delle telecomunicazione e di ogni mercato che si rispetti. In loro assenza il mercato diventa una giungla. È una vergogna. È evidente che le sanzioni dell’antitrust non sono un deterrente per i comportamenti scorretti dei gestori telefonici, sono già calcolate nel conto profitti e perdite: è come multare con 30 Euro il proprietario di una Ferrari per eccesso di velocità! Sarebbe necessaria un’inversione di tendenza da parte dei gestori telefonici, che punti sulla qualità, sulla trasparenza e sulla chiarezza. Il gestore telefonico che decidesse di percorrere questa nuova strada diventerebbe subito leader del mercato, con il nostro consenso attivo. In assenza di questa inversione di rotta è indispensabile dotare l’Antitrust di poteri sanzionatori più forti, che arrivino anche a prevedere la sospensione delle licenze per l’attività ai gestori telefonici più scorretti. Federconsumatori ed Adusbef, continuando a denunciare in tutte le sedi l’operato scorretto dei gestori, rimangono comunque a disposizione di quei cittadini che ne avranno bisogno, per chiedere i dovuti risarcimenti ed i danni a cui hanno diritto.

15/04/2009

Documento n.7870

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