TELECOM: FA PIACERE CHE IL PRESIDENTE PISTORIO STIA IMPARANDO !

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA TELECOM: FA PIACERE CHE IL PRESIDENTE PISTORIO STIA IMPARANDO ! IMPARI ANCHE A RISPETTARE I DIRITTI LESI DI CONSUMATORI-UTENTI. ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI,UNICHE AD AVER DIFESO OPERATO EX PRESIDENTE GUIDO ROSSI ASSEMBLEA AZIONISTI,AUSPICANO UN SUO RITORNO ALLA GUIDA DI TELECOM ITALIA,PER ABROGARE SCATOLE CINESI, RIFORMARE DIRITTO SOCIETARIO CHE OFFRE LEVA DI COMANDO A RISTRETTE OLIGARCHIE, A CAPITALISTI SENZA CAPITALI, CHE NON RISCHIANO IN PROPRIO MA CON I DEBITI. Siamo lieti che il nuovo presidente di Telecom Italia,Pasquale Pistorio, stia imparando: "Sto imparando. In questi primi giorni è questo il mio lavoro: imparare". Il presidente di Telecom Italia, Pasquale Pistorio, a margine della giunta di Confindustria commenta così i suoi primi giorni alla guida del gruppo telefonico. "Quando avrò imparato ne parleremo. Quello che ho sempre detto e che posso dire anche oggi - aggiunge - è che Telecom è una bella azienda, dal punto di vista industriale e dal punto di vista tecnologico. Bisogna far capire sempre più al grande pubblico che è una grande azienda. Io l'ho sempre detto, ed ora dall'interno posso confermarlo". Impari anche, se possibile, il presidente Pistorio, a rispettare i diritti lesi di consumatori ed utenti di Telecom Italia, che offre servizi sempre più degradati la cui qualità lascia a desiderare,come si può vedere dalla mole gigantesca dei reclami dei cittadini,ai quali o vengono recapitati “pacchi” ed offerte indesiderate e mai richiesti,oppure devono aspettare le calende greche per accedere anche alla riparazione di semplici guasti sulla linea telefonica,grazie alle politiche degli appalti e delle esternalizzazioni. Saremmo molto lieti di spiegargli le criticità di questa grande azienda come la Telecom. Adusbef e Federconsumatori,uniche voci ad aver difeso l’ex presidente Guido Rossi all’assemblea degli azionisti lo scorso 16 aprile,auspicano un suo ritorno alla guida di Telecom Italia, per continuare quel lavoro non riuscito di accorciare la catena di controllo, abrogare le scatole cinesi, riformare quel diritto societario che consente a ristrette oligarchie di controllare grandi aziende, non con propri capitali di rischio,ma con i prestiti delle banche,per ripagare i quali occorre largheggiare con i dividendi, saccheggiarne il patrimonio immobiliare trasferito in conflitto di interessi, impoverire gli assets industriali senza le necessarie risorse sottratte alla ricerca ed agli investimenti,far contare quell’azionariato popolare impoverito ed utilizzato come carne da macello per le scorribande finanziarie dei “capitani coraggiosi”. Elio Lannutti (Adusbef) - Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,26.4.2007

27/04/2007

Documento n.6542

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