TELECOM ITALIA: DOPO AVER SACCHEGGIATO UN’AZIENDA LEADER ....
COMUNICATO STAMPA TELECOM ITALIA: DOPO AVER SACCHEGGIATO UN’AZIENDA LEADER E PEGGIORATO LA QUALITA’ DEI SERVIZI,TRONCHETTI PROVERA INAUGURA LA STRATEGIA DELLA TENSIONE, MINACCIANDONE LA VENDITA A MESSICANI ED AMERICANI,PER UNO SMEMBRAMENTO DELLA RETE PAGATA DAGLI UTENTI. ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI,CHE PARTECIPERANNO ALL’ASSEMBLEA DEL 16 A MILANO, CHIEDONO INTERVENTO GOVERNO A TUTELA RETE, BENE PUBBLICO. Dopo aver saccheggiato un’azienda leader del mercato, che era il fiore all’occhiello durante la gestione pubblica anche per la qualità dell’offerta, peggiorato nettamente i servizi proposti,sempre più degradati,il dr.Tronchetti Provera inaugura la strategia della tensione (specie con banche e Governo) per uscire da una gestione disastrosa,aumentando la posta con la vendita e lo smembramento di un’azienda strategica a messicani di America Movil ed americani di At &T. Il via libera alle trattative con il gruppo Usa At&T e quello messicano America Movil per la cessione del 66% di Olimpia, la società che controlla il 18% di Telecom Italia, annunciato dal dr. Tronchetti ieri sera,deve destare la massima attenzione del Governo,non con la finalità di interferire in un libero mercato,ma ponendo veti sull’alienazione di un assetto strategico per qualsiasi Paese,come la rete delle comunicazioni,pagata nel tempo in bolletta dalla generalità degli utenti della vecchia Sip,oggi Telecom Italia. La rete della telefonia infatti, come dimostra anche l’intreccio perverso ed illegale di una struttura parallela sotto indagine della Procura di Milano con finalità poco democratiche e di vero e proprio ricatto, è un asset strategico per il Paese, mentre l’eventuale cessione agli americani potrebbe portare ad un suo smembramento possibile, ad uno “spezzatino” che mette a rischio altre infrastrutture e la stessa sovranità, già troppo minacciata, di un grande Paese come l’Italia. Alcuni settori strategici,come le reti,le infrastrutture pubbliche,l’acqua, non dovrebbero essere affidati al mercato ma dovrebbero restare in mano pubblica,per questo Adusbef e Federconsumatroi chiedono al Governo, di impedire ai cosiddetti “capitani d’industria” senza capitali,che prima hanno acquistato le aziende con i soldi delle banche (quindi dei risparmiatori),poi hanno saccheggiato un’azienda come la Telecom fiore all’occhiello delle imprese, di poter attuare liberamente un paino di dismissione. Come nel caso di Autostrade Abertis, nessuno nel Governo ha mai impedito ad aziende europee, piani di fusione, ma una seria opposizione a far vendere,con le Autostrade una concessione che è di proprietà dello Stato. Elio Lannutti (Adusbef)- Rosario.Trefiletti (Federconsumatori) Roma,2.4.200703/04/2007
Documento n.6514