TASSI: L'EURIBOR ALLE STELLE, DETERMINA UN NUOVO SALASSO PER 3,2 MILIONI DI FAMIGLIE,INDEBITATE A TASSO VARIABILE,PER PRECISE RESPONSABILITA' BANCHE

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA TASSI EURIBOR: DAL 2,10 % DEL 2005 AL 5,345 DI OGGI, CON UN AGGRAVIO DI 15 EURO AL MESE OGNI AUMENTO DELLO 0,25%,OSSIA 2.640 EURO SU OGNI MUTUO MEDIO DI 100.000 EURO. I MUTUATARI STROZZATI PRETENDANO L’APPLICAZIONE DELLA LEGGE BERSANI SU SURROGA E PORTABILITA’ DEI MUTUI SENZA ALCUN ONERE O COSTO NEPPURE NOTARILE. Il differenziale tra il tasso euribor, fissato nel 2005 al 2,10 % ed il tasso di riferimento BCE,pari al 2%,portato nel dicembre 2005 al 2,25 per cento era di 0,10 punti, mentre oggi con il tasso euribor trimestrale arrivato al 5,34 per cento, è arrivato a 1,14 punti,a dimostrazione della crisi dei sub-prime e del crack della finanza globale, che nemmeno il piano Paulson da 700 miliardi di dollari riuscirà ad attenuare ripianando un buco dei derivati di 700.000 miliardi di dollari,senza una riforma strutturale dell’ordine monetario e nuove regole etiche di un capitalismo “fallito”. E’ gravissima la responsabilità delle banche italiane nell’aver appioppato tassi variabili,legati all’euribor trimestrale,a 3,2 milioni di mutuatari su 3,5 milioni, con tassi di interessi storicamente più bassi e con tutti gli indicatori economici che segnalavano un aumento del costo del denaro. Poiché ogni aumento dello 0,25% del tasso euribor, determina un aggravio di 15 euro mensili su un mutuo di 100.000 euro, dal dicembre 2005 ad oggi, i mutuatari hanno subito un salasso di 2.640 euro, con rate aumentate anche del 70 per cento, passando da 1.000 euro mensili del 2005 a 1.700 euro di oggi. Di fronte a una delle più gravi crisi finanziarie, forse ancor più grave del 1929 per la globalizzazione dei mercati, con la produzione industriale ed i consumi delle famiglie in netto calo, la Bce, invece di iniettare centinaia di miliardi di euro di liquidità al sistema creditizio, che non serve a curare la malattia avrebbe il dovere di tagliare il tasso di riferimento per agevolare le famiglie oberate da debiti e mutui e le stesse imprese che devono investire. Adusbef e Federconsumatori, che tornano a chiedere un taglio del costo del denaro della BCE almeno dello 0,50% ed una riforma dell’ordine monetario da discutere nel prossimo G8, invitano i mutuatari a pretendere l’applicazione del decreto Bersani sulla surroga e la portabilità dei mutui senza alcun onere economico, affossato definitivamente dalla convenzione Abi-Governo che porta esclusivi vantaggi alle banche con l’allungamento delle rate di parecchi decenni.

03/10/2008

Documento n.7518

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