TASSI: IL DECRETO BERSANI E’ LEGGE,MA ABI E BANCHE SE NE INFISCHIANO !
COMUNICATO STAMPA TASSI: IL DECRETO BERSANI E’ LEGGE,MA ABI E BANCHE SE NE INFISCHIANO ! LA CONFERMA, ALLA VIOLAZIONE DENUNCIATA DALL’ADUSBEF,ARRIVA DAL SIGNOR FAISSOLA (ABI),CHE DOPO AVER LIQUIDATO IL DECRETO BERSANI COME “DIRIGISTA”,INVITA LE BANCHE CON UNA CIRCOLARE ABI, A VIOLARE LA LEGGE. ADUSBEF CHIEDE A BANKITALIA DI VERIFICARE COMPORTAMENTI FRAUDOLENTI. Le denunce effettuate dall’Adusbef (l’ultima l’11 luglio 2006 contro 72 banche) sul vizietto fraudolento delle banche di non applicare la legge, in merito all’art.10 del decreto Bersani,oltre ad essere,come al solito, fondate e rigorose, trovano conferma in una circolare che l’Abi ha inviato alle associate, annunciata in una intervista dal presidente Faissola,che dopo aver bollato come “dirigista” un decreto che ristabilisce l’equità nei rapporti contrattuali tra banche e consumatori sui tassi,invita gli istituti di credito ad aggirare l’imperante normativa,così come hanno sempre fatto in passato,dall’anatocismo ai mutui usurari. Per il presidente dell’Abi (al peggio non c’è mai limite), l’art. 10 del decreto Bersani, secondo il quale le modifiche dei tassi di interesse,conseguenti a decisioni di politica monetaria,devono riguardare contestualmente sia i tassi debitori che quelli creditori,non sarebbe una norma imperativa, ma di indirizzo,per questo suscettibile di molte interpretazioni, ragion per cui,secondo la circolare Abi,una banca è tenuta ad alzare contestualmente i tassi attivi e passivi solo quando il cliente ha una posizione debitoria e creditoria. Milioni di depositanti,costretti a pagare i più elevati costi di gestione dei conti correnti,che con 11 operazioni mensili superano 500 euro l’anno,con tassi sui depositi pari allo 0,00125, che non hanno posizioni debitorie,ossia fidi e/o scoperture di conto,secondo il signor Fissola,sarebbero esclusi dai benefici effetti dell’art.10 del decreto Bersani,”modifiche contestuali dei tassi debitori e creditori”, entrato in vigore dal 4 luglio 2006. Adusbef,nel denunciare ancora una volta tali comportamenti arbitrari,vessatori ed illegali a danno dei consumatori,si appella alle banche,soprattutto a quelle più sensibili alle ragioni degli utenti e che non hanno dato fiducia alla nomina del signor Faissola,di non seguire la circolare suicida dell’Abi,annunciando che ogni comportamento fraudolento sarà portato in Tribunale, chiede alla Banca d’Italia, forte di 8.000 qualificati dipendenti, che attivi immediate ispezioni,per verificare e reprimere sul nascere le annunciate violazioni. Adusbef chiede infine al Governo,che si accinge ad effettuare nomine alla Consob,di non ricompensare con le ventilate designazioni a commissario,quei massimi vertici dell’Abi,che hanno caratterizzato 10 anni di gestione,con comportamenti arroganti,illegittimi e fraudolenti (anatocismo, mutui usurari,crack finanziari,risparmio tradito,ecc.),a danno di risparmiatori, consumatori,utenti bancari e delle corrette regole del mercato. Sarebbe una beffa inaccettabile per milioni di risparmiatori, nominare il dr. Giuseppe Zadra a commissario Consob ! Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,7 agosto 200624/08/2006
Documento n.6257