TASSI E PRESTITI USURARI: ADUSBEF DENUNCIA BANKITALIA PER CONCORSO REATO USURA.DOPO SENTENZA CASSAZIONE SU “PIZZO” CMS CHE DOVEVA ENTRARE TASSI SOGLIA

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA TASSI E PRESTITI USURARI: ADUSBEF DENUNCIA BANKITALIA PER CONCORSO REATO USURA. DOPO SENTENZA CASSAZIONE SU “PIZZO” COMMISSIONE DI MASSIMO SCOPERTO CHE DOVEVA ENTRARE NEI TASSI SOGLIA. Dopo la sentenza n.12028 della seconda sezione penale della Suprema Corte di Cassazione (relatore Giudice dr.Domenico Gallo),seguito sentenza n.870 del 18.1.2006 della prima Sezione Civile di Cassazione, che ha assestato un altro duro colpo alla scandalosa prassi bancaria di appesantire il costo del credito e che ha sconfessato clamorosamente la tesi favorevole agli esclusivi interessi delle banche di Bankitalia,che in una famigerata circolare emanata all’indomani della legge 108/96, aveva escluso dal calcolo dei “tassi soglia” il “pizzo” della commissione di massimo scoperto,Adusbef ha presentato denunce penali contro la Banca d’Italia, per concorso nel reato di usura. La legge 108/96 emanata nonostante l’opposizione della Banca d’Italia dopo una durissima lotta di Adusbef,della società civile,di Confesercenti e del treno contro l’usura, della Chiesa ed altre organizzazioni di cittadini e del volontariato che si battevano contro l’usura,non lasciava adito ad interpretazioni benevole verso gli interessi degli istituti creditizi, come nella circolare elusiva della legge emanata ad hoc dalla Banca d’Italia. La Cassazione penale, nell’udienza del 19 febbraio scorso,ha ristabilito ancora una volta la legalità nei rapporti e nei patti leonini tra banche e clienti,affermando che indipendentemente da quanto stabilito dai banchieri e dalle norme amministrative,il codice penale,ai sensi del quarto comma dell’art. 644 c.p. impone di considerare rilevanti ai fini della fattispecie di usura, tutti gli oneri che un utente sopporti in connessione con il suo uso del credito. E tra di essi rientra indubbiamente la commissione di massimo scoperto. Per 13 lunghi anni,imprenditori strozzati dagli alti tassi di interesse imposti dalle banche,non hanno potuto far valere le proprie ragioni in giudizio perché,anche se i tassi rilevati trimestralmente eccedevano i tassi soglia (oltre 5 punti su base annua) stabiliti dal quarto comma dell’art.644 del codice penale,trovavano ostacolo nella circolare di Bankitalia che impediva il computo della commissione di massimo scoperto a quei corretti conteggi, ribaditi dalla Sentenza della Suprema Corte. Per questa ragione,Adusbef ha inoltrato esposti denunce alle Procure della Repubblica, chiamando in causa una Banca d’Italia prona agli esclusivi interessi delle banche, che ha favorito vantaggi usurari illeciti e non dovuti nella determinazione dei tassi sugli impieghi in aperta violazione dell’art.644 della legge antiusura 108/96,che non aveva bisogno di interpretazioni di sorta. Imprenditori strozzati dal combinato disposto banche-Bankitalia che hanno pagato tassi superiori a quanto stabilito dalla legge antiusura,oltre ad avere diritto al rimborso si potranno costituire parte civile nell’instaurando processo penale contro le banche ed una vergognosa Bankitalia Spa, che ha storicamente difeso gli esclusivi interessi dei banchieri.

23/04/2010

Documento n.8578

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