TASSI: COL SILENZIO COMPLICE DI BANKITALIA, LE BANCHE SPECULANO 14 MILIARDI DI EURO L'ANNO

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA TASSI: COL SILENZIO COMPLICE DI BANKITALIA, LE BANCHE SPECULANO SUGLI IMPIEGHI, TENENDO ARTIFICIALMENTE ALTO IL COSTO DEL DENARO, CHE GRAVA PER CIRCA 14 MILIARDI DI EURO L’ANNO SUI RICHIEDENTI CREDITO.. VERGOGNOSO RICHIEDERE IL TASSO DEL 14,50 PER CENTO SUI PRESTITI ! Con il silenzio complice di Bankitalia,le banche continuano impunemente ad applicare tassi elevatissimi su prestiti ed impieghi strozzando letteralmente le piccole e medie imprese e le famiglie, con richieste di saggi da strozzinaggio anche superiori al 14,50 per cento, a fronte di un tasso di riferimento BCE dell’1,25%. Dall’ultimo monitoraggio effettuato dall'Adusbef il 16 aprile 2009, gli istituti di credito continuano a speculare sui tassi, mantenuti artificialmente alti rispetto al tasso Bce, lucrando sul monte impieghi circa 14 miliardi di euro di mancati adeguamenti su base annua. . A fronte di un taglio di 3 punti del costo del denaro da parte della Bce con il tasso di riferimento attestato all'1,25% - le banche hanno diminuito i prestiti su conti correnti,fidi e prestiti dello 0,75% medio, incamerando la differenza del 2,25 %.. Non si capisce l’inerzia della Banca d’Italia,che nel monitoraggio costante sui tassi, riporta nei suoi ultimi bollettini i mancati adeguamenti (i tassi medi pagati per es. dalle banche alle famiglie, dall'1,43% di novembre 2008 sono scesi allo 0,91% di gennaio 2009), mentre a fronte della diminuzione del costo del denaro Bce, attestato all'1,25% dal 4,25% (-3%), le banche non hanno adeguato alle stessa stregua i tassi passivi imposti sui conti correnti, che restano tra i più alti d’Europa anche quando non gravati dalla commissione di massimo scoperto. La forbice tra i tassi sui depositi e sugli impieghi praticati dalle banche continua ad essere scandalosa in alcuni casi superiori al 10% tra i depositi e gli impieghi, ed invece di restringersi si allarga,contribuendo a strozzare le piccole e medie imprese e le famiglie,che mentre subiscono immediate penalizzazioni dai rialzi dei tassi BCE, non possono usufruire dei vantaggi derivanti dalle diminuzioni del costo del denaro,con una Banca d’Italia che invece di essere super partes fiancheggia i comportamenti scorretti e vessatori delle banche,che hanno perfino triplicato gli spread sui mutui,portandoli da una media dello 0,70 % di 12 mesi fa,ad una media attuale del 2 %.. Se la Banca d’Italia non sanziona tali comportamenti scorretti e di cartello delle banche,occorre sanzionare l’omessa vigilanza della Banca Centrale,che fa gravare in una fase di crisi economica acuta oneri non dovuti di almeno 14 miliardi di euro l’anno,vera palla al piede a qualsiasi barlume di ripresa economica.

19/04/2009

Documento n.7883

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