TASSI BANCARI USURARI: BANKITALIA e CMS

in Comunicati stampa
TASSI BANCARI USURARI: BANKITALIA NON HA MAI DIGERITO LA LEGGE 108/96, CHE FISSA I SAGGI OLTRE I QUALI I PRESTITI BANCARI DIVENTANO USURA, E SI PREOCCUPA OGGI DELLA COMMISSIONE DI MASSIMO SCOPERTO CHE AVEVA SEMPRE ESCLUSO POTESSERO SUPERARE I LIMITI PER TIPOLOGIE DI PRESTITO. SOLO PER LIMITARE I DANNI DELLE INCHIESTE PENALI A CARICO DELLE BANCHE CHE PORTERANNO A SICURE CONDANNE PER AVER VALICATO LIMITI DI LEGGE. La Banca d’Italia, che non ha fatto mai mistero di non condividere la legge 108/96 (legge sull’usura) che stabilisce i limiti entro i quali i prestiti bancari diventano usurari e subì,assieme all’Abi una cocente sconfitta,per limitare i danni delle inchieste giudiziarie penali che in tutta Italia pendono a carico delle banche,cerca di correre ai ripari con una circolare inviata ai 30 mila sportelli bancari sui cosiddetti oneri impropri che gravano sulle spalle degli utenti,come la commissione di massimo scoperto, che va ad appesantire prestiti ed affidamenti. Su un prestito erogato ad un cliente,come potrebbe essere l’apertura di credito in conto corrente, l’anticipo,lo sconto commerciale ed altri finanziamenti,oltre al tasso applicato,mettiamo del 10 per cento su base annua,grava una commissione di massimo scoperto (CMS) trimestrale,fissata ad una media dell’1 per cento (casi non rari anche dell’ 1,50 per cento) che, portando quel tasso al 14 per cento l’anno (l’1 per cento trimestrale diventa il 4% annuo),supera la soglia usuraria per tipologia di prestito rilevata ogni trimestre con l’aggiunta del 50 per cento in più sulla media dei tassi. La Banca d’Italia,assecondando l’esigenza delle banche di fare cassa non solo aumentando allegramente costi,spese e commissioni secondo il libero arbitrio,ma anche su una forbice elevatissima del costo del denaro, ha finora ritenuto che la CMS non debba essere calcolata quando si conteggia il costo del denaro,sia per evitare di superare i “tassi soglia” che per affermare che il costo del denaro in Italia è in linea con quello europeo. Ma le indagini penali della magistratura che si espandono a macchia d’olio in tutta Italia,anche su impulso dell’Adusbef e che rischiano di portare a dure condanne primarie banche,hanno indotto i farisei di Bankitalia a lanciare l’allarme con una lettera. La Banca d’Italia che ha sempre assecondato l’esigenza delle banche di fare cassa sulla pelle delle famiglie e delle imprese,sarebbe preoccupata per gli oneri finanziari consequenziali alle cosiddette ’commissioni di massimo scoperto’ e cioè agli oneri finanziari posti dalle imprese creditizie, in termini di interessi, a carico della clientela i cui conti finiscono ’in rosso’. Ciò, spiegano i tecnici di via Nazionale, a cagione delle incertezze interpretative scaturite dall’applicazione della legge 108/96, che ha introdotto drastiche innovazioni al regime penale dell’usura. Incertezze, queste, che vanno emergendo, sempre più frequentemente, dalle pronunce degli organi giurisdizionali, non di rado fra loro contrastanti. Si tratta, dunque, di incertezze derivanti da controversie, instaurate, nella quasi totalità dei casi, come sembra ovvio, dai clienti delle banche, che si considerano lesi dalle pretese remunerative delle banche medesime, ritenute non in linea con i rimedi adottati un decennio fa dal legislatore al fine di porre un argine al dilagare degli interessi usurari. Di qui pure i rischi reputazionali per il sistema bancario di cui si preoccupa l’Istituto di vigilanza, che ha cercato di porre un rimedio ai casi di sostanziale usura finora avveratisi e, soprattutto, alla legge giudicata, probabilmente non a torto, malfatta.A tanto gli uffici di via Nazionale hanno provveduto con minuziose nuove istruzioni, chiarendo anzitutto che per le operazioni di apertura di credito in conto corrente, di finanziamenti per anticipi su crediti e per operazioni di factoring il Tasso effettivo globale (Teg) si ottiene mediante la somma degli interessi, rapportati ai saldi liquidi, con gli oneri, calcolati in percentuale sull’accordato.Nel calcolo del tasso effettivo globale non rientra la commissione di massimo scoperto. Si tratta di una scelta che l’Istituto di vigilanza reputa coerente con la circostanza che l’entità della commissione di massimo scoperto dipende dalle modalità di utilizzo del credito. La banca si limita a predeterminarne la percentuale che rappresenta il compenso dovuto dal cliente in relazione all’onere che sostiene per far fronte all’eventuale aumento dello scoperto di conto. E l’applicazione delle commissioni che superano l’entità della soglia consentita non determina, di per sé, secondo Bankitalia, l’usurarietà del rapporto, che va desunta da una valutazione complessiva delle condizioni”. Secondo i tassi soglia in vigore dal 1 gennaio al 31 marzo 2006,a fronte di un TUS del 2,25 per cento, le banche prestano denaro –in media- al 12,58 per cento sulle aperture di conto fino a 5.000 euro; del 9,38 oltre i 5.000 euro; al 9,81 per cento sui prestiti personali; mentre intermediari non bancari concedono anticipi e finanziamenti al tasso medio del 17,48 % sotto i 5.000 euro;al 12,66 oltre i 5.00 euro; prestano soldi per la cessione del quinto dello stipendio la tasso del 20,35 per cento sotto i 5.00 euro;al saggio dell’11,16 sopra i 5.000 euro,con soglie usurarie che devono superare in alcuni casi il 30 per cento. Le famiglie sono sempre più strozzate dal carovita e dalla rincorsa al debito per sopravvivere. La questione bancaria e di un calmieramento dei costi elevatissimi dei conti correnti che superano i 550 euro l’anno con 11 operazioni mensili e di una forbice elevata del costo del denaro che strozza famiglie ed imprese,deve essere la priorità del futuro governo,per ridare competitività al sistema Italia e far respirare famiglie ed imprese,letteralmente taglieggiate anche dalle banche. Il Presidente Elio Lannutti Roma,18.2.2006

18/02/2006

Documento n.5710

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK