Sulle ns. proposte, al governo chiediamo risposte serie
Al governo chiediamo non balletti ministeriali e attaccamenti al potere bensì interventi ed iniziative per dare una risposta seria e concreta alla situazione insostenibile delle famiglie italiane. Mentre il paese soffre una delle più gravi crisi dal dopoguerra, tra un’economia che arranca e cittadini che devono indebitarsi per sopravvivere, il Governo Berlusconi, anzichè mandare in onda uno spettacolo indecente di attaccamento al potere che ricorda molto la tanto bistrattata Prima Repubblica, realizzi invece una serie di interventi e di misure di politica economica strutturali e congiunturali alternative a quelle sin qui fatte quali: • Si definisca un piano di forti investimenti in ricerca ed innovazione tecnologica. • Si avvii un serio piano energetico basato sul risparmio, sulle fonti alternative e su un processo di modernizzazione della rete di distribuzione elettrica per superare inefficienze i cui costi ricadono sulle tariffe (già superiori del 30% della media europea) e sui prezzi. • Definire una seria legge sul risparmio che serva concretamente alla prospettiva e che dia nello stesso tempo risposte immediate e concrete al milione di cittadini coinvolti nei vari crack finanziari. • Accelerare e portare a compimento la razionalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti ed aprire la stessa alla grande distribuzione (con risparmi di 150.00 € annui). • Eliminare la legge “salva compagnie assicurative” per permettere recuperi del 20% sulle RC auto anche alla luce della diminuita incidentalità stradale (risparmio di 130.00 € annui). • Diminuire l’accisa sui carburanti e sui combustibili di 6 centesimi al litro per diminuire sia costi diretti (circa 300.00€ annui per i pieni) che indiretti (per la ricaduta che i carburanti hanno sui prezzi finali dei beni trasportati pari a 50 € annui) e con un risparmio sui costi di riscaldamento (130€ annui). • Parificare l’IVA sul gas al 10% (risparmi per le famiglie 90€ annui). • Restituire il fiscal-drag a tutti i contribuenti (180€ annui). • Realizzare accordi con il sistema bancario al fine di calmierare gli altissimi costi di gestione dei conti correnti per le famiglie (120€ annui). La realizzazione di tali proposte porterebbe così ad un risparmio di circa 1070 € annui per le famiglie italiane, restituendo loro un po’ di quella capacità di acquisto così falcidiata negli ultimi anni da un pessimo comportamento in tema di politica economica. Se queste misure non fossero varate ed attuate è preferibile che il presidente Ciampi, per fare in modo che il Paese abbia risposte all’altezza dei problemi che lo attraversano, sciolga le camere per permettere il libero giudizio degli italiani attraverso le elezioni.15/04/2005
Documento n.3123