SUB PRIME: A DUE ANNI ESATTI DALLO SCOPPIO DELLA CRISI CHE HA GENERATO PERDITE PER 4.000 MILIARDI DI DOLLARI,E' TUTTO COME PRIMA

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA SUB PRIME: A DUE ANNI ESATTI DALLO SCOPPIO DELLA CRISI CHE HA DISTRUTTO MILIONI DI POSTI DI LAVORO CON PERDITE, PER BANCHE E FINANZIARIE DI 4.000 MILIARDI DI DOLLARI,NESSUNO HA PAGATO,SALVO QUALCHE CAPRO ESPIATORIO. A due anni esatti dalla crisi,che scoppiò con la bolla dei sub-prime l’8 agosto 2007, che ha distrutto nel mondo milioni di posti di lavoro e che secondo il Fondo Monetario, ha fatto accumulare perdite stimate al 30 giugno 2009,per le sole banche e finanziarie, per un controvalore di 4.000 miliardi di dollari (2.700 miliardi per gli Usa,1.250 in Europa, 150 in Giappone), nessuno ha pagato,salvo qualche capro espiatorio come Bernard Madoff, condannato con il carcere a vita. La crisi dei sub-prime e dei derivati e della creazione del denaro dal nulla secondo il paradigma della facile ricchezza costruita con il sistema delle piramidi finanziarie di carta edificate sulla sabbia al di sopra del valore reale della produzione misurata dal PIL, non ha insegnato nulla, né è stata concretizzata alcuna riforma dei mercati. Le agenzie di valutazione dei rischi, le tre sorelle del rating, continuano indisturbate con i loro conflitti di interessi ad emettere rating drogati; le banche di affari sostenute da miliardi di dollari statali per non farle crollare dopo Lehman Brothers, continuano a speculare sul petrolio ed altre materie prime coi futures, vere e proprie scommesse il cui risultato è già conosciuto in partenza guadagnando milioni di dollari; Goldman Sachs, la madre di tutti i sistemi fraudolenti, ha messo a punto l'high frequency trading (HFT), un tipo di tecnologia, evoluzione del classico trading on-line, che consente, attraverso un sofisticato programma informatico, la realizzazione di un gran numero di operazioni sul mercato finanziario in tempi brevissimi (nell'ordine dei centesimi di secondo),che a causa della velocità e del numero elevato di operazioni in grado di effettuare, concretizza una vera e propria manipolazione dei mercati a danno dei concorrenti e della maggioranza degli investitori. Le regole di trasparenza denominate legal standard pomposamente annunciate al G8 dell’Aquila,restano fissate solo sulla carta, senza porre alcun freno alla speculazione finanziaria su strumenti derivati che continuano a crescere e sono superiori a 700.000 miliardi di dollari (12 volte il Pil mondiale); non viene combattuta la corruzione finanziaria né ridotte prebende,stock option e super bonus ai banchieri, maggiori responsabili della crisi,mentre non risulta alcun coordinamento per tagliare le unghie agli Stati Canaglia,che continuano ad accogliere capitali illeciti. Non è stato discusso né intaccato il grande potere degli oligarchi delle banche centrali,la cui collusione resta integra con le banche di affari e le istituzioni finanziarie. Due anni di crisi finanziaria che ha sconvolto i mercati non sono serviti a modificare le regole del gioco, mentre i banchieri,ancora tutti a piede libero, brindano a champagne e si servono dei Governi per poter continuare indisturbati ad operare come e meglio di prima.

09/08/2009

Documento n.8110

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