SU DENUNCIA DI ADUSBEF L’ANTITRUST HA APERTO UN PROCEDIMENTO ISTRUTTORIO CONTRO ENEL ENERGIA PER PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE. IRRISORIE LE SANZIONI
COMUNICATO STAMPA SU DENUNCIA DI ADUSBEF L’ANTITRUST HA APERTO UN PROCEDIMENTO ISTRUTTORIO CONTRO ENEL ENERGIA PER PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE. IRRISORIE LE SANZIONI DI 500.000 EURO. L’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato,con il procedimento n.prot. 0022440 del 18.3.2010 notificato oggi,ha aperto un’istruttoria contro Enel Energia Spa per pratiche commerciali scorrette dopo l’esposto di ADUSBEF, che aveva denunciato l’autentica odissea di alcuni consumatori, che a fronte di consumi di gas per uso domestico “presunti” in bolletta molto superiori a quelli effettivi, malgrado avesssero trasmesso, mediante il servizio telefonico i dati registrati dal contatore, si vedono addebitare somme astronomiche, ignorando completamente l’autolettura. Il call center di Enel Energia 800 900 960, vero e proprio muro di gomma, interpellato dagli utenti, esigeva comunque il pagamento delle somme non dovute rassicurando che comunque con la bolletta successiva si sarebbero risolti tutti i problemi. Promesse da marinaio ovviamente: nel caso di specie di una cliente che aveva maturato un “credito” di circa 1000 mc di gas venivano richiesti pagamenti ulteriori di 300 euro. Le successive lettere di contestazione inviate “servizio clienti” di Potenza non ottenevano risposta alcuna. L’Autorità presieduta da Antonio Catricalà ha dunque aperto l’istruttoria formulando l’ipotesi di pratiche commerciali scorrette/sleali ai sensi degli artt. 20 e seg. del Codice del Consumo (d.lgs. 205/2006) che, ove accertate, prevedono oltre che l’inibizione alle stesse, anche sanzioni pecuniarie sino a € 500.000, sanzioni esigue se rapportate ai danni inferti,seppur aggravate in caso di inottemperanza. Anche Lo Sportello del Consumatore dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Gas istituito presso l’Acquirente Unico ha chiesto spiegazioni ad ENEL ENERGIA SPA giacché a distanza di oltre un mese e mezzo dalla denuncia la società non ha fornito risposta alcuna, né ad Adusbef né alle autorità interessate, configurando atteggiamenti arroganti ed irriguardosi verso i consumatori. Nonostante gli sforzi delle associazioni e le denunce quotidiane,questi ex monopolisti ed oligopolisti continuano a fatturare consumi presunti,quasi sempre in eccesso,per coseguire flussi di cassa molto rilevanti a danno dei consumatori,costituendo- soprattutto in una fase di acuta crisi economica come l’attuale,pratiche commerciali scorrette ed odiose verso la propra clientea.18/03/2010
Documento n.8530