STANGATE TARIFFARIE: NON SOLO RC AUTO (+131,3 %) MA ANCHE I SERVIZI BANCARI (+ 90%) GUIDANO CLASSIFICA ESTORSIONI DANNO FAMIGLIE.SCIOGLIERE ABI
COMUNICATO STAMPA STANGATE TARIFFARIE: NON SOLO RC AUTO (+131,3 %) MA ANCHE I SERVIZI BANCARI (+ 90%) GUIDANO CLASSIFICA ESTORSIONI DANNO DELLE FAMIGLIE. PATTI CHIARI,SITO ABI CHE AFFERMAVA LE DIMINUZIONI,VA SUBITO SCIOLTO. A fronte delle stangate tariffarie registrate dal dipartimento del Tesoro,che vede l’Italia maglia nera nell'Unione europea per quanto riguarda i prezzi di Rc auto,con aumenti del 131,3 % negli ultimi 13 anni, dal 1996 al 2009, ben al di sopra degli aumenti del 35,3% della zona euro,è passata in secondo piano la vera e propria estorsione attuata da banche e finanziarie a danno delle famiglie,con salassi dell’89,9 %,oltre il doppio della media europea che ha registrato aumenti del 43%. Due giorni fa, l’Abi presieduta da uno dei tanti pachidermi del credito che non ha alcuna intenzione di abbandonare la poltrona a favore di candidati più giovani e dinamici, tramite il sito dispensatore di prebende denominato Patti Chiari, aveva avuto la spudoratezza di far ritenere che il costo dei servizi bancari sarebbe addirittura diminuito del 29,3% attestandosi a 103 euro l’anno. Poiché sia il monitoraggio della Commissione europea,che aveva dato ai servizi bancari italiani la palma dei più esosi,poco trasparenti ed inefficienti,pari ad un minimo di 253 euro per lievi movimentazioni di conto a 831 euro per un uso più consistente, a fronte della conferma della pubblicazione su prezzi e tariffe del Tesoro, o l’Abi abituata a prezzolare il silenzio, presenta pubbliche scuse ai correntisti,oppure adotta le pratiche per un immediato scioglimento di un sito come Patti Chiari, aduso ad imbrogliare gli italiani. L’Abi deve smetterla di raccontare favole agli italiani sul costo dei conti correnti bancari, che sarebbero addirittura diminuiti negli ultimi 4 anni addirittura del 29,3%,in costanza di nuove commissioni ed ordinari balzelli anche di 3 euro per singola operazione di prelevamento contante agli sportelli e che si attesterebbero a 103,1 euro l’anno. Non citiamo i dati del consueto monitoraggio Adusbef sui costi medi di un conto corrente pari ad oltre 5 volte le frottole raccontate dall’Abi con 11 operazioni mensili,138 l’anno e pari a 558 euro,ma la ricerca accurata della commissione europea che non più tardi di 6 mesi fa aveva registrato che i conti correnti italiani, con costi medi pari a 253 euro per lievi movimentazioni e di ben 831 euro per i grandi utilizzatori, oltre alla mancanza di una minima trasparenza erano in assoluto i più cari d’Europa. Adusbef e Federconsumatori ricordano che 193 operazioni l’anno,contabilizzate ad un costo medio di 2,10 euro per singolo movimento, si arriva ad oltre 405 euro solo per le voci di singola scrittura,senza contare i costi dei bonifici,dei pagamenti delle rate di mutuo, dell’invio estratto conto e di 3 euro per effettuare ogni singolo prelievo in contante negli sportelli di primarie banche,come Unicredit,che lo ripetiamo,ammontano a 558 euro l’anno. Continuare a riportare acriticamente le veline dell’Abi, sulla diminuzione dei costi dei conti correnti che invece continuano ogni giorno ad aumentare e di una fonte screditata come Patti Chiari, che consigliava i titoli Lehman Brothers in grave conflitto di interesse poiché inaffidabili da almeno 12 mesi prima per la lievitazione al rialzo dei CDS (Credit Default Swap) sulle Lehman ed altri titoli tossici contrabbandati come sicuri, per sconsigliare i titoli di Stato italiani perché inaffidabili, è una operazione che asseconda la propaganda dei banchieri, ma non offre un buon servizio alla completezza ed alla indipendenza dell’informazione, con grave lesione dei diritti di consumatori ed utenti che avrebbero il diritto a ricevere una informazione chiara,oggettiva,equilibrata. Elio Lannutti (Adusbef) Rosario Trefiletti (Federconsumatori)18/04/2010
Documento n.8568