STANGATA IRPEF: EVITABILE GRAVAME FISCALE. E’ VERGOGNOSA LA STRENUA DIFESA DEGLI AUMENTI TARIFFARI FERROVIARI.
STANGATA IRPEF: EVITABILE GRAVAME FISCALE,COME PREVISTO, SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI,ECCETTO CHE DEL VICE MINISTRO VISCO IL QUALE,SE FOSSE PIU’ ATTENTO ALLE ESIGENZE ED AI REDDITI DELLE FAMIGLIE,INVECE CHE AGLI INTERESSI DELLE BANCHE,BENEFICATE DAL DECRETO SULLA TRACCIABILITA’, FORSE SI ACCORGEREBBE CHE LA STANGATA FISCALE NON E’ UNA INVENZIONE. E’ VERGOGNOSA LA STRENUA DIFESA DEGLI AUMENTI TARIFFARI FERROVIARI. Non sono né tendenziosi,né errati i dati riportati da quotidiani,specie da “IL SOLE 24 ORE” sulle addizionali Irpef,frutto della riforma del Vice Ministro dell’Economia Visco,ma un’amara realtà che grava sulle famiglie,specie su quelle più numerose, che pur avrebbero avuto bisogno di maggiore sostegno e di più attenzione da parte di un Governo di “Centro- Sinistra”. Il combinato disposto dei nuovi meccanismi di calcolo che hanno sostituito le deduzioni per carichi famigliari con le detrazioni, penalizzano pesantemente,nella maggior parte dei casi,proprio quelle famiglie più numerose tra i 20.000 ed i 40.000 euro di reddito,ai quali il vice ministro dell’Economia Vincenzo Visco,durante l’iter della finanziaria, aveva pur garantito più equità, minor prelievo fiscale,ossia maggior tutela reddituale. Non è un’invenzione dei giornali ma frutto di calcoli matematici se a Catanzaro,una famiglia con tre carichi con reddito 20.000 euro,deve pagare 203 euro in più rispetto all’anno precedente, di “soli” 145 euro in più, se il reddito è di 40.000 euro l’anno, senza che sia stato neppure ritoccata l’imposta; mentre a Ragusa,con 20.000 euro si pagano 215 euro in più con 1 figlio,300 euro con tre figli a carico, mentre a Ravenna, tra le città più penalizzate, si dovrà pagare circa 400 euro in più rispetto al precedente esercizio fiscale. Come confermato dai calcoli de Il Sole 24 Ore,quotidiano certamente molto poco “bolscevico”,in 11 capoluoghi di Regione su 20, paga meno chi ha meno figli, mentre chi ne ha di più, forse anche per favorire la propensione accentuata alla detanalità delle famiglie italiane, è costretto a maggiori carichi fiscali: altro che equivoci o strumentalizzazioni ! Se il vice ministro dell’Economia Visco fosse più attento ai bisogni delle famiglie,invece che agli interessi delle banche,abbondantemente benificate dal decreto sulla tracciabilità bancaria a carico dei cittadini, che non è lo strumento più adatto per effettuare la sacrosanta lotta all’evasione,come potrebbe essere – in questo caso- il meccanismo delle deduzioni,dovrebbe ammettere pacificamente l’errore ed impegnarsi a correggerlo, prima che ciò possa rivelarsi un vero e proprio boomerang per l’intero Governo le cui sorti ed il cui consenso,sembravano risollevate dal sacrosanto decreto sulle liberalizzazioni. Ma è la strenua difesa degli aumenti abnormi delle tariffe ferroviarie, già rincarati dal 1 gennaio 2007 del 15 per cento,da parte del ministro Visco ad essere fuori luogo ed irrituale. Adusbef si permette di ricordare al vice-ministro,che giustifica il 20-30 per cento degli aumenti nel 2007 come fosse una cosa normale,senza spendere una sola parola per le condizioni intollerabili del servizio, la cui qualità è un puro eufemismo,specie al sud,chele Ferrovie possono fallire (come Alitalia) per esclusiva responsabilità dei super-pagati dirigenti, mentre sono i bilanci famigliari, ad aver fatto bancarotta, per effetto dei rincari e della errata “riforma fiscale”. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,20.2.200721/02/2007
Documento n.6452