SOCIAL CARD: PRINCIPE DI VALACCHIA,ALIASS MINITSRO TREMONTI "CONTE DRACULA" CHIEDA SCUSA AI POVERI UMILIATI
COMUNICATO STAMPA DECRETO ANTICRISI: GOVERNO E MINISTRO DELL’ECONOMIA, CONTIGUI CON LE BANCHE, INVENTANO ENNESIMO PALLIATIVO SU “PIZZO”COMMISSIONE MASSIMO SCOPERTO, DICHIARATA ILLECITA DA CASSAZIONE, BANKITALIA, ANTITRSUT. GOVERNO E MINISTRO DELL’ECONOMIA CHIEDANO SCUSA A POVERI UMILIATI E MORTIFICATI CON “SOCIAL CARD” FASULLE E PRIVE DI QUALSIASI COPERTURA L’ultima trovata per non intaccare la rete di protezione eretta da un governo che va a braccetto con il sistema bancario italiano, arriva dall’ennesimo emendamento ideato dal ministro Tremonti e presentato nel pacchetto anticrisi in merito al “pizzo” della commissione di massimo scoperto, dichiarata illecita da Cassazione,Banca d’Italia ed Antitrust, il cui presidente Antonio Catricalà, proprio dal settimo congresso Adusbef, aveva annunciato il 13 dicembre 2008 ulteriore verdetto di condanna. L’ennesimo palliativo salva interessi delle banche in merito alla commissione di massimo scoperto “vietato per i prestiti fino a 30 giorni”, giudicato “salvifico” per i consumatori e le imprese da giornali e giornalisti di regime, confermano la contiguità del governo e del ministro dell’economia con le banche, prontamente aiutate e condonate,anche con il colpo di spugna sulla class action, dalle loro gravissime responsabilità per aver appioppato a piene mani bond bidone e prodotti tossici già all’origine avariati ad 1 milione di risparmiatori. Solo in Italia i governi continuano a consentire ad un sistema bancario “paramafioso”,che continua a praticare ogni genere di abusi ed ordinari soprusi, dalla surroga,alla portabilità dei mutui e simmetria dei tassi di interesse,alla revoca dell’affidamento con un preavviso di 24 ore, di fare strame di ordinamenti e decreti e di non applicare leggi dello stato perché certi del protezionismo del governo e della più scandalosa delle impunità anche da parte delle autorità vigilanti. La Commissione di massimo scoperto,un vero e proprio “pizzo” trimestrale che aggrava il costo del credito fino al 50-60 per cento dei prestiti neppure utilizzati (se ad es. il tasso è del 10%,la CMS in media dell’1,30 per cento trimestrale,può portare a superare il 15 per cento del costo del denaro su base annua), è stata dichiarata illecita da sentenze di Cassazione, dopo che Adusbef aveva fatto ricorso e patrocinato le cause in tutti i gradi di giudizio. In seguito anche la Banca d’Italia ed Antitrust avevano aperto le istruttorie per arrivare ad una piena applicazione che contempla l’abolizione piena di un “pizzo odioso”,ma da un Governo “amico dei banchieri” e da un ministro che governa l’Economia con gli slogan alla Robin Hood alla rovescia (toglie ai poveri con maggiori tasse per dare ai grassi banchieri) e gli spot delle “carte di carità”, un reiterato inganno per i più bisognosi che potevano avere sulla pensione i 40 euro mensili, senza essere sottoposti alla mortificazione di andare a fare la spesa,con la doppia umiliazione di lasciare la merce sui banconi,consumatori e cittadino non potranno aspettarsi niente di buono. In un Paese normale dove il “contropotere dell’informazione” non è asservito ai governanti di turno ed agli interessi dei grandi gruppi economici e finanziari,quando un ministro dell’economia, emulo del Principe di Valacchia, che ha promesso in pompa magna “social card” e carità pelose ad 1,3 milioni di indigenti, arriva a soddisfarne meno di 330.000, con tessere neppure valide perché prive della necessaria provvista, viene costretto dalla libera stampa a chiedere pubbliche scuse, se non a rassegnare le dimissioni. Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)10/01/2009
Documento n.7699