SIRTI: GLI STRANI APPALTI DELLE FERROVIE, CENSURATI DAL TAR DEL LAZIO,RAFFORZANO IPOTESI PENALMENTE RILEVANTI DI TURBATIVA DI ASTA E DEI MERCATI

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA SIRTI- FS: DOPO CHE IL TAR DEL LAZIO HA ANNULLATO LA GARA, INCOMBONO DOVEROSE INCHIESTE PENALI PER TURBATIVA DI ASTA. ADUSBEF NON CAPISCE COME I MANGER DELLE FERROVIE CHE HANNO COMBINATO IL PASTROCCHIO,POSSANO ANCORA RESTARE AL LORO POSTO. Dopo che il Tar del Lazio ha annullato oggi l’aggiudicazione a Sirti della gara d'appalto per la gestione dei servizi informatici delle Ferrovie dello Stato, una strana vicenda denunciata dall’Adusbef alle Procure della Repubblica di Roma e di Milano, incombono le inchieste penali per turbativa di asta e probabile turbativa dei mercati(il titolo Sirti fu sospeso in borsa) rafforzate dalla sentenza dei giudici amministrativi. La maxi-gara per il rifacimento della rete informatica delle ferrovie che si era conclusa il 16 settembre con le offerte economiche, ma con le buste non ancora aperte fino al 3 ottobre 2007, aveva suscitato molti interrogativi rispetto al fatto che Sirti sapesse già dalla settimana prima dell’apertura delle buste, ossia sabato 29 settembre, di avere in tasca il contratto ed aver vinto l’appalto,al punto da chiedere la sospensione del titolo in borsa dalla mattina del 1 ottobre. Chi aveva fornito le informazioni a Sirti, che avevano fatto scattare la sospensione del titolo in borsa, se non vi era ancora stata l’apertura delle buste, definito dal quotidiano MF "l'assurdo balletto di Ferrovie su Sirti", una società in cui si ritrova anche il fondo Clessidra di Claudio Sposito, l'uomo che per cinque anni è stato amministratore delegato della Fininvest ? Questi fondati sospetti avevano indotto Adusbef a presentare esposti denunce alle Procure della Repubblica di Roma e di Milano, per chiarire aspetti poco chiari di una vicenda misteriosa tesa anche a scoprire eventuali “talpe” che avrebbero dato informazioni certe sull’esito di una gara pubblica data per vinta (che è stata giustamente annullata) e per scoprire gli autori di informazioni false su una società quotata, allo scopo di modificare artificiosamente i corsi dei mercati, per conseguire illeciti profitti a danno dei risparmiatori e degli investitori. Il Tar del Lazio,annullando la gara, sferra un durissimo colpo alla sicumera dei manager delle ferrovie, che avrebbero il dovere di chiarire tutti gli aspetti oscuri di una vicenda, che copre di ridicolo lo svolgimento di pubbliche gare che a prescindere dalla migliore offerta- come nel caso di specie era quella di Almaviva- conosce già in anticipo i vincitori. Occorre anche spiegare all’opinione pubblica come mai, sia stata fatta vincere non la società con la migliore offerta economica,ma quella – come la Sirti- che chiedeva qualche centinaia di milioni di euro in più, magari addossati agli utenti sul prossimo evitabile aumento delle tariffe ferroviarie.

20/12/2007

Documento n.7017

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