SCANDALO EX BPL: L’EX GOVERNATORE FAZIO REGISTA OCCULTO DELLA CONTRO-SCALATA DI BPI AD ANTONVENETA.

in Comunicati stampa
SCANDALO EX BPL: L’EX GOVERNATORE FAZIO,NON SOLO ERA INFORMATO “PASSO-PASSO”,COME HA CONFERMATO FIORANI AI MAGISTRATI,MA E’ STATO IL REGISTA OCCULTO DELLA CONTRO-SCALATA DI BPI AD ANTONVENETA. I MAGISTRATI DI ROMA,HANNO MOSTRATO TIMIDEZZA E DEFERENZA SOSPETTA VERSO L’EX GOVERNATORE,VISTO CHE VI ERANO TUTTI GLI ELEMENTI, GIA’ DALL’ESTATE SCORSA,CHIARI E CONCORDANTI, PER INTERDIRLO DAGLI UFFICI. L’ex Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio,che non solo era informato passo passo,dal ragionier Fiorani,sulla contro-scalata della ex BPL ad Antonveneta,come lui stesso avrebbe confermato ai magistrati di Milano negli interrogatori,ma –come ha sempre denunciato Adusbef- è stato il regista occulto delle fallite scalate estive,con la giustificazione della difesa dell’italianità ( e dei costi proibitivi più alti del mondo) delle banche. I magistrati di Roma,oggetto di una indagine sia del CSM che della Procura della Repubblica di Perugia,hanno dimostrato troppa timidezza e deferenza (quanto meno sospetta) verso l’ex Governatore, visti gli elementi seri e concordanti verso l’attento regista delle scalate,che li potevano indurre,già dall’estate scorsa,non solo a contestare un generico reato di abuso in atti d’ufficio,ma addirittura ad un decreto di interdizione dai pubblici uffici. Fazio ben informato ed a diretta conoscenza delle reiterate irregolarità della “banda Fiorani”, degli amorosi sensi e rapporti più che famigliari con la “Governatora”,è stato il garante delle malefatte e delle illegalità perpetrate dal sistema bancario (garantito dall’altro compagno di merende il presidente Abi Maurizio Sella),a danno dei correntisti e dei risparmiatori,che grazie ai suoi omessi controlli ed alle sue coperture,se non alle sue preventive assoluzioni, hanno visto bruciare 50 miliardi di euro di “risparmio tradito”. Adusbef non può dimenticare gli scandali bancari,finanziari ed industriali,che potevano essere evitati con l’ordinaria diligenza,a partire da Bipop-Carire; le preventive assoluzioni e gratuite offese di un ex Governatore,che davanti alle commissioni parlamentari, affermava che erano “quattro soldi” il sudato risparmio di un’intera vita di lavoro di almeno 1 milione di famiglie, raggirate dai cattivi consigli delle banche ed indotti ad investire in bond bidone,spesso nel portafoglio delle stesse banche,se non - come nel caso Cirio- direttamente emesse all’estero, per poter rientrare delle precedenti esposizioni ed affidamenti poco avveduti elargiti ai gruppi imprenditoriali. La tesi dell’inganno da parte di Fiorani a Fazio, non ha alcun fondamento giuridico, mentre starebbe in piedi, nel caso in cui l’ex Governatore avesse acquistato una macchina usata,ricevendo in cambio un bidone, ma un controllore del sistema, che ha 8.200 uomini a disposizione per verificare i bilanci delle banche, la loro trasparenza veridicità,non sta in piedi e Adusbef si continuerà a battere affinché paghi penalmente per i gravissimi danni inferti ai risparmiatori,al mercato,alla credibilità della Banca d’Italia e del sistema bancario-succube di Fazio-,ridotta al lumicino. Il Presidente Elio Lannutti Roma,14.1.2006

14/01/2006

Documento n.5549

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