SCANDALO BPL-ANTONVENETA: TROPPA DEFERENZA VERSO FAZIO !
COMUNICATO STAMPA SCANDALO BPL-ANTONVENETA: TROPPA DEFERENZA VERSO FAZIO ! ANCHE LA RICOSTRUZIONE DEL CORSERA,SULLE DICHIARAZIONI RESE DA SACCHETTI ALLA PROCURA DI MILANO,COINCIDE CON LE PRECISE ACCUSE MOSSE DA ADUSBEF: E’ STATO L’EX GOVERNATORE, IL REGISTA DELLE FALLITE SCALATE OCCULTE. COME MAI FAZIO E’ ANCORA A PIEDE LIBERO ED ADDIRITTURA DISPONE DI INDEBITI PRIVILEGI,COME GLI UFFICI,NELLA SEDE DI VILLA HUFFER A ROMA,LA SCORTA E LE SALATE SPESE LEGALI,TUTTE A CARICO DI PANTALONE ? Anche la chiara,informata e documentatissima ricostruzione sull’interrogatorio di Ivano Sacchetti reso ai magistrati di Milano,che ha pubblicato oggi Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera,conferma le precise,circostanziate accuse che ha sempre mosso l’Adusbef negli esposti alle Procure della Repubblica di Roma e Milano: è stato l’ex Governatore della Banca d’Italia,il regista delle fallite scalate estive e dell’azione di concerto dei vari “furbetti del quartierino” per difendere una presunta italianità delle banche. Secondo Sacchetti: "Venne da Fazio l’idea della scalata a Bnl". Gli incontri con il Governatore di Banca d’Italia alla base della scalata Unipol a Bnl, con Unipol che si sostituisce al Montepaschi inizialmente "indicato" da Antonio Fazio, e che al Governatore espone il progetto di "concertare il 51% del capitale Bnl per poi lanciare l’Opa". E’ su questi nodi che ieri la Procura, a sorpresa e in gran fretta, richiama Ivano Sacchetti, ex vicepresidente di Unipol e alter ego di Giovanni Consorte, per un secondo interrogatorio (dopo quello del 26 gennaio) che produce una nuova contestazione a Sacchetti oltre a quelle già mossegli di associazione a delinquere, appropriazione indebita ai danni di Hopa (Gnutti), ricettazione e aggiotaggio nelle scalate Antonveneta e Bnl. FAZIO E IL 51% BNL DA CONCERTARE -Quando e come Unipol matura l’idea di scalare la Bnl? Nel maggio 2005, dice Sacchetti. "Subito dopo la rottura tra Cariverona e il contropatto, abbiamo chiesto un incontro al Governatore per cercare di capire quale fosse la situazione. Fazio ci disse che aveva individuato nel Monte dei Paschi di Siena la banca che avrebbe potuto fare l’operazione. Io chiamai subito Mussari ( presidente della Fondazione Mps, ndr) per girargli l’indicazione che avevo ricevuto. Per noi era auspicabile: avremmo potuto risolvere brillantemente la nostra partecipazione nel ramo assicurativo di Bnl". Ma Mps non ci sta: "Mussari a stretto giro di posta mi diede una risposta, però negativa. Allora decidemmo di tornare dal Governatore per proporci come soggetto aggregante. Fazio ci disse: "Se avete i soldi, provate"". Ma il problema per Consorte e Sacchetti è proprio questo: "Ovviamente l’Unipol non era in grado di lanciare una contro-Opa da sola". E allora? "Nei successivi incontri con Banca d’Italia (forse ancora uno con il Governatore, molti con Frasca e altri del settore vigilanza), noi abbiamo fatto la nostra proposta, che era di stringere delle alleanze per concertare il 51% del capitale Bnl, per poi lanciare l’Opa sulla parte restante delle azioni fino al 67%". Questa ricostruzione,nel confermare in pieno le numerose denunce di Adusbef, pone un interrogativo: come mai l’ex Governatore è ancora a piede libero,ed anzi gode di odiosi privilegi,come la scorta,il pagamento delle spese legali e gli uffici a Villa Huffer,nella sede di Bankitalia a Roma ? Come mai,se la legge è uguale per tutti, lo è molto meno per il vero capo dei furbetti del quartierino ? Il presidente Elio Lannutti Roma,8.2.200608/02/2006
Documento n.5661