SAN MARINO: BANKITALIA,CON ESERCITO DI OTTOMILA DIPENDENTI, NON PREVENIENE MAI IL RICICLAGGIO E GLI ILLECITI BANCARI

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA RICICLAGGIO: COME MAI BANKITALIA, NONOSTANTE UN ESERCITO DI OTTOMILA DIPENDENTI,NON ESERCITA MAI ATTIVITA’ DI PREVENZIONE SU ILLECITI BANCARI ARRIVANDO COME NEL CASO DI SAN MARINO, SEMPRE DOPO LA MAGISTRATURA ? All’indomani della scoperta del sodalizio criminoso dedito ad attività finanziarie, bancarie e di raccolta del risparmio illegali, tra cui riciclaggio di denaro 'sporco' con San Marino per diversi milioni di euro, scaturita dalle indagini della Procura della Repubblica di Forlì, che ha fatto iscrivere nel registro degli indagati circa 40 persone, tra le quali figurano esponenti del management e della direzione delle banche coinvolte,tra i quali il presidente della Cassa di Risparmio di San Marino, Gilberto Ghiotti, il direttore dell'istituto, Luca Simoni, e l'amministratore, Mario Fantini, il direttore di Carifin, Gianluca Ghini ed il vice presidente del Gruppo Delta, Paola Stanzani, la Banca d’Italia, accorgendosi delle anomalie, ha disposto la gestione provvisoria della società di credito al consumo di Bologna, Delta, e di Sedici Banca, con la nomina a commissari di Bruno Inzitari, Carmelo Lattuca e Vincenzo Cantarella e la sospensione dalle funzioni degli organi amministrativi e di controllo. Le cinque persone arrestate accusate di riciclaggio di denaro provento da attività illecita,poste ai vertici della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino e di società fiduciarie e finanziarie ad essa collegate che hanno riciclato ingenti capitali accumulati dal ricavo della negoziazione di assegni bancari e circolari transitati nel conto corrente della medesima banca, che facevano parte di un'articolata associazione a delinquere dedita a delitti fiscali, truffe, appropriazione indebita, abusiva attività di raccolta del risparmio, bancaria e finanziaria, hanno operato al riparo dei controlli di vigilanza. Solo dopo l'operazione della polizia giudiziaria di ieri che ha perquisito abitazioni, studi, ben sedici banche, alcune delle quali a Roma, la Banca d'Italia comunica di aver avviato in data 23 aprile un procedimento di revoca delle autorizzazioni a detenere partecipazioni in Delta in capo a Cassa di Risparmio di San Marino, a Sviluppo Investimenti Esteri spa, a Estuari spa, a Onda spa e a Mario Fantini,la sospensione cautelare delle singole autorizzazioni,la procedura sanzionatoria amministrativa per violazione delle disposizioni in materia di proprietà di banche e gruppi bancari. Se la Banca d’Italia, il cui azionariato è posseduto dalle banche, invece di andare a braccetto con gli istituti di credito e con l’Abi, esercitasse i suoi poteri di vigilanza nel rigoroso rispetto della legge antiriciclaggio, che si consuma quotidianamente negli sportelli bancari in tempo reale anche mediante operazioni on-line, potrebbe prevenire a monte tali fenomeni,piuttosto che appropriarsi del lavoro della magistratura in merito. E se le risultanze degli accertamenti ispettivi di vigilanza conclusi nel febbraio 2009, abbiano accertato "che, difformemente da quanto comunicato alla Banca d'Italia, la Cassa di Risparmio di San Marino esercitava un controllo non autorizzato sulla proprietà e sulla gestione di Delta, anche attraverso altri azionisti, perché non ha revocato prima della magistratura, non dopo, la licenza all’esercizio dell’attività bancaria e finanziaria ? Adusbef infine,esprime soddisfazione per la nomina del prof. Bruno Inzitari, professionista di valore, che assieme all’avv. Antonio Tanza, contribuì a battere in Corte Costituzionale,facendolo annullare, il decreto “salvabanche” sull’anatocismo bancario.

05/05/2009

Documento n.7912

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