RINVIO CLASS ACTION: GOVERNO BERLUSCONI COMPLICE BANCHE,BANCHIERI, BANCAROTTIERI E FACCENDIERI
COMUNICATO STAMPA RISPARMIO: CON IL RINVIO E LO SVUOTAMENTO DELLA CLASS ACTION, GOVERNO COMPLICE BANCHE,BANCHIERI,BANCAROTTIERI E FACCENDIERI.LA SCANDALOSA, QUASI ASSOLUTORIA SENTENZA PARMALAT, NON IMPEDISCE DI PROSEGUIRE LE AZIONI CIVILI CONTRO LE BANCHE CHE HANNO FRODATO 100.000 RISPARMIATORI. Il rinvio e lo snaturamento della class action, perpetrata da un Governo complice di banche, banchieri, bancarottieri e faccendieri, che ha accolto i desiderata di monopoli e cartelli che si nascondono sotto l’ala protettrice di Confindustria, Abi,Ania e Bankitalia, arrivata proprio il giorno della sentenza Parmalat, non impedisce di proseguire le azioni civili,sia contro le banche che sono state assolte penalmente, che contro le banche collocatrici dei bond truffaldini. Adusbef e Federconsumatori, ritenendo scandalosa,la quasi assolutoria sentenza Parmalat arrivata dopo 4 anni dal crack, che ci auguriamo possa essere appellata dai PM che avevano costruito basi solide e probanti in merito alla contiguità delle banche, non credono alla teoria di un solo uomo, Calisto Tanzi, considerato unico responsabile della vicenda Parmalat in relazione all’aggiotaggio. Per questo, nonostante l’affossamento definitivo della class action a dimostrazione di un Governo contiguo proprio con coloro che trasgrediscono le regole e le norme anche di ordine penale perché certi di trovare la complicità, Adusbef e Federconsumatori proseguiranno nella loro azione giudiziaria ed in una nuova offensiva, perché oltre a citare civilmente le banche che sono state assolte a livello penale, proseguiranno con maggiore intensità contro le banche collocatrici di bond Parmalat che hanno devastato oltre il sudato risparmio,la credibilità internazionale dell’Italia. Dopo quattro anni di udienze, acquisizioni delle prove e sfilata dei testimoni, è credibile che un solo uomo, Calisto Tanzi,possa essere stato l’unico autore della fabbrica dei bond Parmalat ? Dove sono andate a finire le perizie della dott.ssa Chiaruttini,che avevano certificato,ad es. Riba (ricevute bancarie) “farlocche” per circa 4 miliardi di euro, passate inosservate sotto gli occhi addormentati della Centrale Rischi di BANKITALIA ? Oltre agli altri otto patteggiamenti accolti, che fissano pene in continuazione con quelle già incassate a Parma per il concorso nel crac, da 5 mesi e 10 giorni a 2 mesi, arrivano le assoluzioni per gli uomini di Bank of America (Bofa) per i quali la Procura chiedeva, dopo Tanzi, le pene più alte: Luca Sala, Louis Moncada e Antonio Luzi. Fuori Bofa, che era chiamata in causa come responsabile civile e che invece incasserà un risarcimento di 80mila euro dallo stesso Tanzi (condannato anche a risarcire Consob con 380mila euro). L’unica nota positiva riguarda i due manager della società di revisione Grant Thornton, Lorenzo Penca e Maurizio Bianchi, che con la procura avevano patteggiato la pena, definita «incongrua e inadeguata» dai giudici,perché è stato “essenziale il loro contributo alla perpetrazione del reato” assieme alla responsabilità della stessa società, ora Italaudit, in base alla legge 231, che viene condannata a pagare 700mila euro tra sanzione pecuniaria e confisca. E lo stesso vale per Deloitte e Dianthus, di cui si accettano i patteggiamenti a 150mila euro (Deloitte) e 900mila (Dianthus). Dopo quattro anni di processo è emerso chiaramente che la frode Parmalat è stata perpetrata solo dai dipendenti della stessa società con l’assistenza di alcuni suoi revisori e che nessuno di Bank Of America sapeva o era in condizioni di sapere della reale situazione finanziaria di Parmalat. Ma le banche, assolte ancora una volta nonostante le prove schiaccianti da un Tribunale, che non ha voluto ammettere parti civili, dovranno continuare a fare i conti con le citazioni civili, promosse dalle associazioni di tutela dei consumatori.19/12/2008
Documento n.7668