RIFORMA UFFICI PUBBLICI: BASTONE IN MANO AI CITTADINI ? E’ SOLO L’ENNESIMA BRUNETTATA DI MISTIFICAZIONE MEDIATICA E ABUSO CREDULITA’ POPOLARE.
COMUNICATO STAMPA RIFORMA UFFICI PUBBLICI: MA QUALE BASTONE IN MANO AI CITTADINI ! E’ SOLO L’ENNESIMA BRUNETTATA DI MISTIFICAZIONE MEDIATICA E ABUSO CREDULITA’. Se i cittadini truffati dalle banche ed dalle assicurazioni, doppiamente ingannati dal ministro della Funzione Pubblica che ha spacciato la farsesca azione di classe,l’ennesima brunettata per l’autentica class action svuotata e rinviata alle calende greche per non disturbare i potentati economici dai quali il governo prende ordini,avessero davvero in mano un nodoso bastone vero, saprebbero bene (metaforicamente parlando), contro chi utilizzarlo,che non sono certamente quei pubblici dipendenti con stipendi da fame degradati al ruolo di “panzoni” (i poliziotti) o di tanti accaniti fannulloni. Quando un ministro del Governo spaccia l’ultima sua brunettata,ossia la patacca della class action nella pubblica amministrazione che non contiene alcuna sanzione nei confronti dei responsabili di danni e vessazioni nei confronti dei cittadini,come uno strumento rivoluzionario in grado di far funzionare e migliorare la qualità dei servizi pubblici, produce danni enormi alla stessa credibilità delle istituzioni, una presa in giro dei cittadini configurando l’abuso di credulità popolare. Le aziende con licenza di frodare i consumatori direttamente rilasciata dal presidente Berlusconi e dal ministro della Funzione Pubblica Brunetta, possono dormire sonni tranquilli per il rinvio alle calende greche e lo svuotamento della class action,diventata farsa action per precise responsabilità di un Governo che invece di potenziare uno strumento efficace per il buon funzionamento e la correttezza del mercato, ha agito in maniera irresponsabile con lo strumento della proroga rendendosi complice di truffe, frodi e raggiri perpetrati quotidianamente a danno dei consumatori e l’ultima frode denunciata perfino dal Governatore Draghi sul pizzo della commissione di massimo scoperto reintrodotta dalle banche sotto mentite spoglie,ne rappresenta un fulgido esempio. In un Paese normale non è consentito a nessun ministro,tanto meno a Brunetta, di prendere in giro i cittadini e di farsi vanto di spacciare patacche grossolane per una: «una riforma copernicana perché mette al centro non i pubblici dipendenti ma i cittadini destinatari dei beni e servizi prodotti dallo Stato. È, insomma, una riforma tutta dalla parte degli utenti-consumatori. Il bastone ora è in mano loro perché se non ricevono quel bene o servizio secondo gli standard potranno dire al funzionario 'io ti faccio un mazzo così'». E neanche può millantare l’appoggio dell’80% dei cittadini e del 50% dei dipendenti pubblici, perché finora non c’è stata alcuna seria associazione di rappresentanza degli interessi diffusi che abbia condiviso le panzane di un ministro spaccone, aduso a spacciare per rivoluzione copernicana un fac simile già esistente di ordinario reclamo, per un efficace strumento giuridico come la class action,che per dispiegare la sua efficacia deve offrire il risarcimento dei danni come avviene in tutti gli ordinamenti veri, l’esatto contrario delle finzioni configurate con l’abuso della credulità popolare, di cui il ministro è maestro insuperabile. Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma, 15.11.200915/11/2009
Documento n.8284