REVOLVING A TASSI DA STROZZO: BANKITALIA NON PREVIENE MAI LE TRUFFE. ADUSBEF AVVIA CLASS ACTION TUTELA DEI TRUFFATI
COMUNICATO STAMPA REVOLVING A TASSI DA STROZZO: BANKITALIA NON PREVIENE MAI USI, ABUSI, FRODI, TRUFFE, RAGGIRI A DANNO DI UTENTI-RISPARMIATORI PERCHE’ E’ COLLUSA.ADUSBEF, DOPO INCHIESTA PROCURA TRANI, CHIEDE AZZERAMENTO VIGILANZA AVVIANDO CLASS ACTION TUTELA DIRITTI CONSUMATORI REVOLVING TRUFFATI. Bankitalia deve smetterla di praticare l’omertà e la collusione con i banchieri coprendo le gravi malefatte di banche e intermediari a danno di consumatori e risparmiatori truffati iniziando un percorso nuovo di prevenzione, per riacquistare credibilità e reputazione perduta, destituendo con effetto immediato gli alti papaveri dell’ufficio di vigilanza che, nonostante siano ben pagati, arrivano sovente dopo le inchieste delle Procure della Repubblica. E’ accaduto qualche mese fa quando la Procura di Forlì ha scoperchiato il malaffare del caso Delta-Cassa di Risparmio di San Marino e le allegre operazioni di riciclaggio dopo gli arresti dei dirigenti e le affrettate autorizzazioni a operare firmate dall’ufficio di Vigilanza di Bankitalia a cavallo di ferragosto; accade ancora oggi quando non è stata la Banca d’Italia, ma il pregevole lavoro della Procura di Trani e del PM Michele Ruggiero ad accertare che American Express praticava tassi da strozzo, periziati fino al 251% sulle carte revolving. E quando l’ufficio di Vigilanza di Bankitalia riesce, rare volte, a individuare fenomeni fraudolenti a danno di risparmiatori e consumatori, come nel caso della Diners, invece di informare gli utenti dei gravissimi pericoli economici che incombono sulle loro tasche, secreta i suoi provvedimenti per 6 mesi senza divulgarli, per non danneggiare banchieri e intermediari creditizi con i quali va a braccetto, alla stessa stregua dei capibastone che praticano il malaffare con gli strumenti dell’omertà. Cosa ha fatto l’ufficio di Vigilanza della Banca d’Italia per impedire che fossero praticati i tassi di interesse delle carte revolvong distribuite dall’America Express da almeno un decennio, periziate fino al tasso di interesse del 251,7% su base annua, un livello neppure concorrenziale con le richieste degli strozzini di quartiere, che si accontentano di taglieggiare i malcapitati che hanno bisogno di credito praticando il tasso convenzionale del 120% l’anno? Non ha fatto nulla e, proprio per questo, il Governatore Draghi, che predica bene e razzola male, se non vuole iscriversi alla lista dei collusi con le aziende creditizie ha l’opportunità di destituire con effetto immediato i vertici dell’opaco Ufficio di Vigilanza, che non riescono a prevenire fenomeni delittuosi a danno dei consumatori. Inoltre Adusbef, dopo aver chiesto, ai sensi e per gli effetti del codice del consumo all’Antitrust di emettere un provvedimento cautelare a tutela degli utenti delle carte revolving con analoghe caratteristiche di quelle emesse dall’American Express, avvierà una poderosa class action per tutelare gli utenti delle revolving attive (stimati in 7 milioni) che hanno subito, con interessi usurari in violazione della legge antiusura 108/96, danni economici per i doverosi risarcimenti.09/04/2010
Documento n.8548