Retribuzioni ed inflazione
ISTAT CONTRO ISTAT ! SE LE RETRIBUZIONI SONO CRESCIUTE DEL 2,7 PER CENTO SU BASE ANNUA (+0,2% AD APRILE),CONTRO IL 2,1 PER CENTO DI INFLAZIONE, COME MAI L’ULTIMO RAPPORTO ANNUALE DELL’ISTAT CERTIFICA LA CRESCITA DEL DISAGIO SOCIALE E AUMENTO FAMIGLIE COSTRETTE A VIVERE SOTTO SOGLIA DI POVERTA’ ? A quale statistica Istat bisogna dare credito ? A quella che continua ad affermare oggi, che le retribuzioni contrattuali orarie sono cresciute ad aprile dello 0,2% rispetto a marzo 2006 e del 2,7% sullo stesso mese del 2005, a fronte di un’inflazione del 2,1 per cento,oppure all’Istat del rapporto annuale,che solo due giorni fa certificava la crescita del disagio sociale ? Se le retribuzioni sono cresciute ad aprile 2006 del 2,7 per cento su base annua,contro un aumento dell’inflazione del 2,1 per cento, significa che c’è una differenza dello 0,6 per cento a favore del potere di acquisto di salari stipendi e pensioni,con una tenuta media dei redditi pari a 96 euro, su 16.000 euro di guadagni medi, che al contrario, sono stati erosi dall’inflazione. Se dal rapporto annuale dell’Istat, che ha esaminato i redditi e le condizioni di vita degli italiani rispetto all’anno prima, a causa dei prezzi troppo alti il 30 per cento delle famiglie compra meno generi alimentari e beni di consumo, il 25% delle famiglie compra meno pane e pasta mentre oltre il 30% meno carne, frutta e verdura; il 37,2% riduce l'acquisto di pesce; il 41,9% fa minori compere per l'abbigliamento e le scarpe; il 15% è costretta a scegliere alimenti di bassa qualità rivolgendosi agli hard discount; 1,5 milioni di famiglie guadagna meno di 800 euro al mese; per quale arcano mistero statistico, le retribuzioni sono superiori all’inflazione ? Se l’Italia – sempre secondo il rapporto annuale- resta tra i paesi europei con più alto grado di sperequazione dei redditi,specie nel Mezzogiorno, dove le famiglie percepiscono circa 3/4 del reddito delle famiglie che vivono al Nord; una famiglia su due ha un reddito mensile netto inferiore a 1.670; gli indigenti sono 7,6 milioni di cittadini; 1,5 milioni di persone ha un reddito mensile pari a 783 euro, e vive in contesti familiari economicamente disagiati,con una vera e propria emergenza sociale nel Meridione dove una famiglia su 4 è povera e dove le persone povere nell'ultimo anno, un record, sono aumentate di circa 900 mila persone interessando oltre 1.800.000 famiglie; le statistiche Istat sono raffigurabili al Giano Bifronte. Adusbef e Federconsumatori tornano a chiedere più serietà e rigore statistico, che non si realizzerà fino a quando i pesi del paniere non rappresentano la realtà vera dei consumi,assegnando un valore ad una polizza auto obbligatoria, pari ad una media di 150 euro,rispetto agli 800 euro in media che milioni di assicurati sono costretti a corrispondere ogni anno,ad imprese che lucrano e conseguono utili di bilancio elevatissimi, sulla pelle delle famiglie che oltre al danno,patiscono la beffa statistica di retribuzioni maggiori del carovita. Adusbef - Federconsumatori Roma,26.5.200626/05/2006
Documento n.6004