RELAZIONE CONSOB:VETUSTO ARMAMENTARIO DI TEORICHE BUONE INTENZIONI,PER NON DISTURBARE TROPPO LE AMATE BANCHE

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA RELAZIONE CONSOB:VETUSTO ARMAMENTARIO DI TEORICHE BUONE INTENZIONI. La relazione annuale della Consob è un armamentario di teoriche buone intenzioni, enunciazioni di principi neppure buoni per le titolazioni dei giornali (come ad es. la quotazione in Borsa delle società di calcio la cui autorizzazione non è caduta dal cielo), per dissimulare una realtà di mercato dove sono diventati ordinari gli omessi controlli,le relative condanne in Tribunale per omessa vigilanza e la politica delle porte girevoli,specie nel settore bancario pervaso da amorosi sensi,in special modo con ABI, grandi banche ed i Furbetti del Quartierino. Quando i buoi sono scappati e solo dopo che le “amiche banche” hanno distrutto il sudato risparmio di 1 milione di famiglie,appioppando Cirio,Parmalat,bond argentini,Lehman ed altri titoli tossici, la Consob annuncia che lo scorso giugno sono stati avviati accertamenti ispettivi nei confronti di cinque grandi gruppi bancari, finalizzati alla verifica delle concrete modalità di attuazione dei principi di correttezza comportamentale verso la clientela. Chissà perché i principi etici ai quali dovrebbero ispirarsi i regolatori,siano assenti dalla relazione Consob nonostante siano stati oggetto dei lavori del G8, dell'Enciclica Caritas in veritate, e perfino nel messaggio inviato dalla seconda carica dello Stato che ha focalizzato l'antico tema del rapporto fra etica ed economia, fattore indispensabile per rafforzare e, se necessario, riformare a livello nazionale e internazionale l'architettura della vigilanza finanziaria,posto che un duraturo e solido sviluppo non può prescindere dall'etica. Poiché, l'esperienza della quotazione delle società di calcio, facendo riferimento ai tre club calcistici quotati a Piazza Affari, ovvero As Roma, Juventus e Lazio, il calcio in Borsa rappresenta un settore strutturalmente interessato dalla diffusione di voci e indiscrezioni, spesso amplificate da una sensibilità esasperata, Adusbef si chiede quale Consob abbia concesso le autorizzazioni alle quotazioni in un settore volatile che non assicura il buon funzionamento del mercato. L’unica analisi degna di attenzione condivisa da Adusbef, è la richiesta di porre termine, nell’ambito della vigilanza, alle eccezioni Isvap e Covip per trasferire le loro competenze a Bankitalia e Consob; mentre l’attuazione della direttiva europea in materia di obblighi di trasparenza degli emittenti, nell’individuare i canali più efficaci di diffusione delle informazioni al pubblico, le cui modifiche regolamentari adottate dalla Consob lo scorso primo aprile,che avevano sostituito la stampa come canale di diffusione delle informazioni a favore di sistemi telematici soggetti a autorizzazione e vigilanza, sonoramente bocciata dal parlamento, rappresenta una severa, dissimulata sconfitta della Consob.

13/07/2009

Documento n.8046

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