RCAUTO: CONTINUANO I RINCARI A DANNO DELLE FAMIGLIE.
COMUNICATO STAMPA RC AUTO: RINCARI CONTINUI CON ULTERIORI STANGATE A CARICO UTENTI. PER RIPIANARE I CONTI,GENERALI HA AUMENTATO LE TARIFFE IN MEDIA DEL 4%, ALTRE COMPAGNIE RINCARANO ANCHE DEL 9% AD AUTOMOBILISTI VIRTUOSI.DA LIBERALIZZAZIONE TARIFFARIA,COMPAGNIE HANNO RINCARATO DEL 162,8% ! Non si arresta il saccheggio continuo delle compagnie assicurative sulle polizze obbligatorie RC Auto,rincarate dal 1994,anno della liberalizzazione tariffaria,del 162,8 per cento in media,mentre le polizze per moto e motorini,hanno subito salassi pari al 316 per cento. Dopo le avventure delle polizze index,linked e della finanza derivata,le cui perdite sono state addossate principalmente ai consumatori,ma in parte hanno indebolito i conti economici, le principali compagnie,con una spudoratezza illimitata, hanno applicato fior di aumenti con la finalità di ripianare i bilanci in rosso. Assicurazioni Generali infatti, dopo la prima trimestrale in perdita,ha annunciato di aver proceduto ad un aumento medio delle tariffe RC Auto nella misura del 4%, al cui interno si possono registrare aumenti anche del 9-10 per cento per gli automobilisti poco virtuosi che avessero provocato un sinistro anche di lieve entità. Le insostenibili tariffe assicurative per la responsabilità civile (Rc auto) arrivate in media a 948 euro,sono cresciute del 162,8 per cento dalla liberalizzazione tariffaria del 1994, con continui aumenti superiori al tasso di inflazione anche con la patente a punti, che ha ridotto l’incidentalità ed i risarcimenti e perfino dopo l’introduzione dell’indennizzo diretto da parte di un sistema assicurativo,protetto dall’Isvap e dal Governo, che gode di ottima salute, grazie agli aumenti allegri effettuati sulla pelle delle famiglie che devono tirare la cinghia per finanziare gli utili delle compagnie e gli elevati compensi dei manager. Le polizze obbligatorie RC Auto,una sorta di pizzo legalizzato a carico di milioni di automobilisti, che prima della liberalizzazione tariffaria del 1994, sotto il regime dei “prezzi amministrati”, pagavano in media 700.000 lire, il controvalore di 361 euro, hanno pagato 14 anni dopo,nel 2008, un costo medio per una polizza di un’auto di fascia media (non contando le punte estreme come la Campania) ben 948 euro,a differenza di altri Paesi UE, come Francia, Spagna,Germania,dove gli aumenti registrati non hanno mai superato la soglia del 70 %. Per non parlare del costo più che triplicato delle polizze per moto e motorini sotto i 150 cc di cilindrata, che nel 1994 costavano in media un massimo di 235.000 lire (121 euro), mentre nel 2008 sono costate in media 490 euro, con un aumento del 316 per cento. Adusbef e Federconsumatori chiedono ad un Governo aduso ad andare a braccetto con le Compagnie per assecondarne i desiderata,come è dimostrato dal collegato energia che oltre ad aver istituito una class action alla rovescia perché punitiva per i consumatori, ha ripristinato polizze pluriennale abrogando le conquiste del decreto Bersani, maggiore attenzione e rispetto dei diritti degli utenti saccheggiati dall’idrovora assicurativa, che solo per le polizze obbligatorie RC Auto,impongono una sorta di “pizzo” che arriva a mangiarsi fino al 5 per cento annuo di un reddito famigliare netto di 18.000 euro l’anno, con la beffa finale dell’Istat, secondo la quale il peso della polizza è pari all’1% di peso sul paniere15/05/2009
Documento n.7922