RC AUTO: LA RELAZIONE ISVAP CONFERMA LA SCANDALOSA CRESCITA DEGLI UTILI DELLE COMPAGNIE

in Comunicati stampa
RC AUTO: LA RELAZIONE ISVAP CONFERMA LA SCANDALOSA CRESCITA DEGLI UTILI DELLE COMPAGNIE SULLA PELLE DI MILIONI DI FAMIGLIE, COSTRETTE A SPENDERE DAL 5 AL 10 PER CENTO DEL PROPRIO REDDITO ANNUO PER DARE LA COPERTURA, OBBLIGATORIA PER LEGGE, ALLA RESPONSABILITA’ CIVILE AUTO ! LE TARIFFE NON DEVONO CONTINUARE AD AUMENTARE ALLEGRAMENTE,MA DEVONO SCENDERE DEL 18 PER CENTO,CON ANALOGA RESTITUZIONE ASSICURATI. Dalla relazione Isvap viene confermata la scandalosa crescita degli utili delle compagnie assicurative (+ 47 per cento), specie nel settore RC Auto,per effetto delle mancate riduzioni tariffarie che pur erano state assicurate dall’Ania,e degli omessi controlli dell’autorità di settore,che continua a fare il gioco delle tre carte per evitare tariffe più sopportabili per le famiglie,che solo per le polizze obbligatorie,si mangiano da 5 al 10 per cento del loro reddito annuo. L’Isvap non deve fare auspici ed inviti ad un contenimento delle tariffe,date le sue evidenti responsabilità pluriennali nel dare ampie coperture alla crescita allegra dei premi e delle riserve sinistri,ma ha l’obbligo di agire sia per far abbassare il costo dei premi,che nel migliorare le sacche di inefficienza nascoste nel lauto settore del risarcimento dei danni: come mai è stata sempre contraria all’indennizzo diretto e ad una corretta concorrenza tra le compagnie ? Come mai l’Isvap ha sempre difeso e/o giustificato il “cartello delle assicuraizoni” sanzionato dall’Antitrust ? Il problema non è quindi lo sforzo delle compagnie sul contenimento delle tariffe,come vorrebbe far credere il presidente dell’Ania, Cerchiai affermando che "il mercato fa sempre la sua parte,visto che le tariffe siano pressoché stabili e che negli ultimi 24 mesi, come dice l’Istat, il tasso di incremento sia dell’1,8%, inferiore cioé alla metà del tasso di inflazione pari al 4,2%",ma è quello di un abbattimento consistente per restituire il maltolto agli assicurati. Il presidente dell’Isvap ha sottolineato l’impossibilità di imporre un blocco tariffario che sarebbe contrario alla normativa europea,ma non era contraria alle regole europee la politica di cartello che ha portato le tariffe RC Auto ad una crescita del 108 in Italia negli ultimi 8 anni,a fronte di una riduzione del 5 per cento in Francia ? E non è contraria alla normativa europea della libera concorrenza, la legge “truffa salvacompagnie”,scritta dalle assicurazioni ed approvata a tambur battente dal governo, per evitare le sacrosante sanzioni alla restituzione quando sono state lese le regole di mercato ? Le sollecitazioni rivolte all’ISVAP perché intervenga per imporre il contenimento dei prezzi praticati nelle coperture Rc auto,non sono in dispregio del principio di libertà tariffaria riconosciuta alle imprese dai trattati,ma sono così sacrosante da meritare attenzione per interrompere arbitrio e prevaricazione a danno degli assicurati, alla stessa stregua di contratti di polizze più trasparenti specie nel settore vita,data l’autorizzazione ad operare allegramente su polizze opache ed affatto trasparenti come le index ed unit linked, prodotti ad alto contenuto finanziario rischiosissimi e nocivi per i consumatori,perché non necessitano di quel prospetto informativo richiesti da altri analoghi prodotti e che stanno mietendo migliaia di vittime tra i sottoscrittori. Adusbef-Federconsumatori Roma,16.6.2005

16/06/2005

Documento n.4798

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