RAI: MERCANTEGGIAMENTO INDECENTE SUL NOME DEL PRESIDENTE !
RAI: MERCANTEGGIAMENTO INDECENTE SUL NOME DEL PRESIDENTE ! STUPISCE CHE IL SOTTILE DOTTOR GIANNI LETTA,SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO, COSI’ ATTENTO AL PROFILO ISTITUZIONALE, ABBIA VOLUTAMENTE VIOLATO L’ART.20 DELLA LEGGE GASPARRI, CHE ASSEGNA AL MINISTRO DELL’ECONOMIA LA NOMINA DEL PRESIDENTE,OFFRENDO LA CARICA AD UN ILLUSTRE ED ATTEMPATO FILOSOFO, CHE HA AL SUO ATTIVO L’ANAGRAFE, INVECE DI QUELLE COMPETENZE E PROFESSIONALITA’ CHE ABBONDANO E GARANTISCONO I CONSUMATORI UTENTI PAGANTI IL CANONE, NELL’EX PRESIDENTE DELL’ANTITRUST TESAURO E/O DELL’IRI GROS PIETRO. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio,il sottile dottor Gianni Letta,dovrebbe ben conoscere la legge Gasparri,che all’art.20 fissa i criteri di elezione dei 9 membri del cda Rai,in carica tre anni e solo una volta rieleggibili,sette dei quali scelti dalla Commissione Parlamentare di Vigilanza (quattro dalla maggioranza,tre dall’opposizione,due dal ministero dell’Economia),con il presidente indicato dal ministro dell’Economia a patto che abbia il gradimento dei due terzi la commissione di vigilanza Rai. Eppure,se fossero vere le ricostruzioni dei mass-media,il prudente,diplomatico,ossequioso a leggi e regolamenti e rispettoso delle istituzioni sottosegretario Gianni Letta,non avrebbe esitato ad offrire la carica di presidente Rai ad un illustre filosofo (forse per far prendere con filosofia la deriva degli ascolti e della qualità dei programmi offerti dalla TV pubblica),che avrebbe al suo attivo soltanto l’anagrafe (per bruciare il consigliere anziano Sandro Curzi), invece di quelle serie professionalità e competenze (senza offesa) che potrebbero vantare personalità ancor più illustri. Adusbef e Federconsumatori,stupefatte da tale inaccettabile ingerenza,un vero e proprio scivolone istituzionale che verrebbe bocciato dalla Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai,in attesa della smentita del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio,esprimono sdegno e preoccupazione per l’indecente balletto che il governo sta consumando sulla pelle del servizio pubblico e dei cittadini, che continuano a pagare un canone senza ricevere in cambio un’informazione pluralista e rispettosa di quella pur minima deontologia che dovrebbe essere la caratteristica principale della Rai. Invece di prorogare ancora una volta l’assemblea dei soci Rai per la nomina del presidente, rinviandola al 5 luglio 2005,il governo avrebbe il dovere di dare piena governabilità all’azienda pubblica, cercando il dialogo, invece che l’ennesimo scontro con l’opposizione dopo l’ennesima ed inopinata bocciatura del presidente Petruccioli, effettuando scelte tra personalità che hanno dato prova di indipendenza e rigoroso rispetto dei diritti dei consumatori e delle istituzioni. C’è solo l’imbarazzo della scelta tra moltissime personalità super-partes e di alto profilo,in grado di restituire autorevolezza la servizio pubblico,tra le quali spiccano l’ex presidente dell’Antitrust e l’ex presidente dell’Iri,che sarebbero molto apprezzati dagli utenti che pagano il canone. ADUSBEF-FEDERCONSUMATORI Roma,14.6.200514/06/2005
Documento n.4765