PROCESSO BIPOP-CARIRE:INCOMBONO LE PRESCRIZIONI DELLA EX CIRIELLI

in Comunicati stampa
PROCESSO BIPOP-CARIRE: ADUSBEF COSTITUITA PARTE CIVILE. NELL’UDIENZA ODIERNA, SOLLEVATA ECCEZIONE DELLE DIFESE PERCHE’ IL PM SILVIA BONARDI ERA CLIENTE BIPOP. ALLE ORE 18,00 ORDINANZA,MENTRE UDIENZA AGGIORNATA AL 2 DICEMBRE 2005. MA SUL PROCESSO INCOMBONO LE PRESCRIZIONI DELLA EX CIRIELLI,CHE POTREBBE OFFRIRE UNA CIAMBELLA SALVATAGGIO AD IMPUTATI, ACCUSATI DI REATI GRAVISSIMI QUALI: AGGIOTAGGIO,ASSOCIAZIONE A DELINQUERE,FALSO IN BILANCIO, FALSE COMUNICAZIONI MERCATO E AUTORITA’ . In concomitanza all’inizio del processo Bipop-Carire,la banca fiore all’occhiello della nuova economia che capitalizzava più della Fiat e che ha bruciato 10 miliardi di euro coinvolgendo nel crack 73.500 risparmiatori, incombe il voto finale al Senato per la legge ex-Cirielli, o «salva Previti», che taglia in modo pesante i termini di prescrizione dei processi. Adusbef,che si è costituita parte civile al processo,già aggiornato al 2 dicembre (dove sono state sollevate stamani eccezioni per il PM Silvia Bonardi con la motivazione di essere stata cliente Bipop,con il giudice che leggerà l’ordinanza di accoglimento o rifiuto alle ore 18), con l’avv. Antonio Tanza,Vice-presidente,per conto di circa 4.000 risparmiatori, stigmatizza gli effetti pratici di una legge che accorcia il tempo delle prescrizioni. L’accelerazione del voto imposta dal Governo e dalla maggioranza, che potrebbe far rientrare nelle prescrizioni brevi, non solo la parte di processo Bipop-Carire trasferita per competenza a Milano relativa al reato d’associazione per delinquere nei confronti degli otto componenti il comitato d’affari occulto che secondo i pm Antonio Chiappani e Silvia Bonardi guidava la banca, ma anche la parte di processo riguardante gravissimi reati finanziari rimasta a Brescia,come l’aggiotaggio,in quanto l’articolo 10 della legge prevede l’entrata in vigore dal giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, contrariamente alla prassi normale di 15 giorni dopo, è un pessimo segnale per 1 milione di risparmiatori vittime del “risparmio tradito”. Mentre il Governo ha fatto melina giocando alle tre carte per non approvare una legge di riforma del risparmio attesa da 1 milione di famiglie,si sbriga ad approvare la legge Cirielli che invierà immediatamente al Presidente della Repubblica per la promulgazione,per entrare in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. La precedente udienza nell’aula polivalente di Collebeato alla periferia bresciana si svolse il 13 gennaio 2005,circa 40 mesi dopo l’apertura dell’inchiesta della Procura di Brescia che si mosse il 17 ottobre 2001 dopo un dettagliato esposto dell’Adusbef,che denunciava una gestione allegra del credito e del risparmio,con clientela privilegiata che guadagnava a prescindere dagli andamenti dei corsi azionari,con una concessione del credito ai consiglieri di amministrazione che prescindeva dalle garanzie reali,una movimentazione in borsa di 5 miliardi di euro al giorno ed un Capo della Vigilanza della Banca d’Italia,quel Bruno Bianchi,sodale del Governatore Fazio,nominato a capo dell’UIC in questi giorni che voltò la testa dall’altra parte per prevenire il dissesto. Tra i corsi ed i ricorsi,la stessa metodologia utilizzata da Fiorani,Fazio ed i furbetti del quartierino,nell’assalto della BPL ad Antonveneta,gli stessi meccanismi la cui realizzazione perfetta è stata impedita dalla coraggiosa azione dei magistrati,che dovrà perfezionare l’incriminazione del Governatore Fazio e l’interdizione dai pubblici uffici per impedire di continuare a fare danni al mercato ed ai risparmiatori. Il Presidente Elio Lannutti Roma,29.11.2005

29/11/2005

Documento n.5331

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