PROCESSO ANTONVENETA: DA VERBALI UDIENZA,FIORANI ACCUSA CARDIA.ADUSBEF CHIEDE A PROCURE ROMA E MILANO DI INTERDIRE CARDIA DA CARICA PRESIDENTE CONSOB

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA PROCESSO ANTONVENETA: DAI VERBALI DI UDIENZA,FIORANI ACCUSA CARDIA, PRESIDENTE CONSOB DI AVER MESSO IL FIGLIO A LIBRO PAGA, DI RIVELAZIONI DI SEGRETO D’UFFICIO E DI AVER PILOTATO LE ISPEZIONI ALLA EX B.P.L.IN UN ESPOSTO ALLE PROCURE DI ROMA E MILANO, ADUSBEF CHIEDE PROVVEDIMENTO CAUTELARE DI SOSPENSIONE DI CARDIA DALLA CONSOB. Dai verbali di trascrizione del procedimento penale n.10229/08 R.G, della Procura della Repubblica di Milano a carico dei Furbetti del Quartierino nella scalata ad Antonveneta,resi dall’imputato Giampiero Fiorani nell’udienza del 10 febbraio 2010, emergono accuse pesantissime e risvolti penali rilevanti sul presidente della Consob Lamberto Cardia,tali da aver indotto l’Adusbef,in due esposti denunce inviate oggi ai Procuratori della Repubblica presso il Tribunale di Roma dr. Giovanni Ferrara,e di Milano dr.Manlio Minale, di acquisire le 314 pagine del verbale di udienza redatto da fonoregistrazione e di avviare un procedimento d’urgenza di incriminazione e di sospensione immediata e cautelare dalla carica di Cardia da Presidente Consob. Risponde Fiorani al Pm Fusco: Il dottor Bisogni era un nostro consulente per le procedure con la Consob,socio di studio del dottor Marco Cardia. Il dottor Cardia figlio era consulente della Banca Popolare di Lodi,con un contratto importante di consulenza di 250 mila euro l’anno. Mi dice il dr. Bisogni: “Guardi che il dottor Cardia (padre) vuole incontrarla presso la sede della Consob a Milano”. Ci vado ai primi di febbraio,non ricordo bene la data precisa dall’1 al 5 alle ore 17,30. Il Presidente della Consob Cardia,mi faceva entrare dalla porta di servizio. E’ sempre Fiorani che parla:. Mi riceve il dottor Cardia e mi dice:” Ma qui ci sono un po’ di esposti della Abn Amro e me li fa vedere….L’operazione (la scalata Antonveneta) a febbraio era già nell’occhio del ciclone,con i giornalisti che tutti i giorni ci erano addosso. Succede che a quell’incontro faccio presente alcuni aspetti interessanti. Il presidente della Consob mi dice: Ma io qui,prima o poi devo mandarle un’ispezione,e io dico:.”Presidente,aspettiamo che almeno finisca il patto,che scade il 18 aprile”. Il PM domanda: E Cardia che le risponde su questo ? Fiorani: Non mi risponde,mi sorride e cosa succede ? Delibera l’ispezione il 18 di marzo e me la manda il 18 aprile,un mese dopo. La Consob interviene apposta perché deve regolare i mercati, quindi se ravvisa che c’è un’operaizone di un certo tipo,non aspetta un mese,se ravvisa delle anomalie il giorno dopo manda l’ispezione. Ma invece in questo caso deliberata il 18 marzo e mandata il 18 aprile. Perché il 18 aprile ? Perché il 18 aprile abbiamo potuto liberare i soggetti che avevano comprato azioni attraverso l’affidamnento di conto corrente, e quindi acquistare formalmente queste azioni con la Popolare di Lodi e i soggetti amici. Quindi,quando è arrivata la Consob a fare l’ispezione,questi affidamenti non c’erano più. E’ il sunto delle risposte verbalizzate dall’imputato Fiorani, da pag. 112 a pag.125,alle domande del PM Fusco. In un paese normale dove la corruzione non è mai finita, dopo i verbali dell’interrogatorio di Giampiero Fiorani,che Adusbef ha pubblicato integralmente sul sito www.adusbef.it, si procede ad incriminare presidente e dirigenti della Consob- che non sono mai riusciti a prevenire crack e dissesti finanziari di società quotate- per una serie di reati, che spaziano dall’abuso di ufficio all’ omessa vigilanza,al favoreggiamento personale per perseguire vantaggi economici famigliari. Ma è ancora una volta Adusbef,che dopo aver inviato centinaia di denunce alle Procure della Repubblica,per segnalare il sistema tentacolare di banchieri e finanzieri spregiudicati facenti parte di una cupola,che riescono ad annettersi per perseguire disegni criminali- come dimostra il processo Antonveneta- anche le autorità preposte ai controlli,quali Consob e Bankitalia, a farsi carico di chiedere ai magistrati,l’immediata sospensione interdittiva dalla carica di presidente, del dottor Lamberto Cardia,perché non garantisce alcuna terzietà di giudizio nell’ambito delle funzioni di un’autorità a presidio di correttezza,trasparenza, vigilanza dei mercati e della borsa.

23/02/2010

Documento n.8494

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