PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE: PER BATTERLE,NON BASTA L’OTTIMO LAVORO DELL’ANTITRUST. OCCORRE L'ENTRATA IN VIGORE DELLA VERA CLASS ACTION

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE: PER BATTERLE,NON BASTA L’OTTIMO LAVORO DELL’ANTITRUST CHE HA INFLITTO OGGI L’ENNESIMA MULTA DI 350.000 EURO A SORGENIA,MA LA CLASS ACTION CHE IMPONGA I RISARCIMENTI DANNI . Per battere le pratiche commerciali scorrette di grandi aziende,primarie banche, professionisti di cartelli e monopoli,compagnie telefoniche ed assicurative che agiscono sotto lo scudo protettivo del Governo Berlusconi, non bastano le numerose,infinite sanzioni inflitte ogni giorno dall’Antitrust, ultima quella odierna di 350.000 euro a Sorgenia, che aveva attivato servizi di fornitura in assenza di contratti sottoscritti o in base a contratti con firme non riconosciute come proprie dagli utenti, occorre il ricorso al risarcimento collettivo dei danni,già previsto nella normativa sulla class action che è stata svuotata e rinviata sotto diretta dettatura di banche,assicurazioni e Confindustria. Le aziende con licenza di frodare i consumatori direttamente rilasciata dal presidente Berlusconi e dal ministro della Funzione Pubblica Brunetta, possono dormire sonni tranquilli per il rinvio alle calende greche e lo svuotamento della class action,diventata farsa action per precise responsabilità di un Governo che invece di potenziare uno strumento efficace per il buon funzionamento e la correttezza del mercato, ha agito in maniera irresponsabile con lo strumento della proroga rendendosi complice di truffe, frodi e raggiri perpetrati quotidianamente a danno dei consumatori. Quando un ministro del Governo spaccia l’ultima sua brunettata,ossia la patacca della class action nella pubblica amministrazione che non contiene alcuna sanzione nei confronti dei responsabili di danni e vessazioni nei confronti dei cittadini,come uno strumento rivoluzionario in grado di far funzionare e migliorare la qualità dei servizi pubblici, produce danni enormi alla stessa credibilità delle istituzioni ed una presa in giro dei cittadini. Centinaia di provvedimenti e di sanzioni Antitrust contro le pratiche commerciali scorrette per decine di milioni di euro,sono pagate molto volentieri da aziende ad alto tasso di fraudolenza, perché pari all’1 per cento dei danni prodotti ai consumatori quantificati per centinaia di milioni di euro,che se tutelati con lo strumento della class action, renderebbero poco conveniente ricorrere ad azioni quotidiane in aperta violazione del codice del consumo. Adusbef e Federconsumatori tornano a chiedere ad un Governo asservito agli interessi dei poteri economici che vanno contro i diritti dei cittadini,un ravvedimento operoso,uno scatto d’orgoglio volto ad emanare una normativa seria sulla class action, che è l’esatto contrario di una farsa action come quella del ministro Brunetta, una vera e propria patacca spacciata per strumento di tutela dei diritti volto a nascondere il vergognoso rinvio dell’azione di classe, che invece di entrare in vigore il 1 luglio 2008,è stata affossata su precise direttive di banche,Confindustria ed aziende che operano fuori dalle corrette regole del mercato ed i cui comportamenti fraudolenti vengono sanzionati tutti i giorni dall’Antitrust.

24/10/2009

Documento n.8251

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