POTERE DI ACQUISTO: ANCHE L’OCSE SMENTISCE LE FAVOLE DELL’ISTAT !

in Comunicati stampa
POTERE DI ACQUISTO: ANCHE L’OCSE SMENTISCE LE FAVOLE DELL’ISTAT ! ITALIA FANALINO DI CODA (23° POSTO) TRA I 30 PAESI PIU’ INDUSTRIALIZZATI. GOVERNO RESPONSABILE,CON GLI OMESSI CONTROLLI, DELL’IMPOVERIMENTO DI MILIONI DI FAMIGLIE,COSTRETTE AD INDEBITARSI PER SOPRAVVIVERE. A tre giorni dai dati fantasiosi ed edulcorati dell’Istat,secondo i quali gli italiani sarebbero pervasi da improvvisa ricchezza dovuta a salari e stipendi cresciuti più di una inflazione,in perenne,inarrestabile discesa,arrivano i dati reali dell’OCSE, vero e proprio schiaffo alla credibilità della combriccola del Presidente Biggeri & Soci,che avrebbero il dovere di andare a casa. Come quotidianamente denunciato dal settembre 2001,con la vera e propria speculazione con il pretesto dell’euro,che ha arricchito quella minoranza che ha avuto la possibilità di praticare prezzi e tariffe,impoverendo la maggioranza,oltre il 90 per cento degli italiani che li ha dovuti subire con un trasferimento forzoso di 70 miliardi di euro usciti dalle tasche dei consumatori,è crollato il potere di acquisto di salari stipendi e pensioni. Secondo l’OCSE,l’Italia è infatti al 23° posto tra i 30 paesi più industrializzati,con retribuzioni (tredicesima compresa) pari a 1.350 euro mensili, il 40 per cento in meno di Gran Bretagna e Corea; il 23,5 per cento dei tedeschi, il 17,6 per cento meno della Francia,che sta facendo una dura lotta,com’è nella tradizione,contro la precarizzazione del lavoro dei giovani assimilati da una legge iniqua a merci che possono essere usati e/o affittati dai datori di lavoro. Mentre Istat e Presidente del Consiglio cercano di affabulare la dura realtà delle famiglie raccontando favole di fior di dividendi delle imprese (dimenticando che vengono prelevati direttamente dalle tasche dei consumatori,con bollette elettriche e del gas più alte d’Europa,con costi dei servizi bancari proibitivi e scandalosamente alti delle tariffe assicurative),raccontando la tavoletta dei ristoranti pieni,senza soffermarsi sul fatto che milioni di italiani non si possono più permettere neppure la pizzeria,arrivano i dati Ocse a chiarire. Gli omessi controlli del Governo hanno fatto letteralmente raddoppiare beni e servizi di prima necessità (pizza,gelato,lavaggio auto, servizi bancari ed assicurativi)mentre il potere di acquisto si degradava a livelli mai così falcidiati dal carovita,al riparo di una rappresentazione reale della rilevazione dei prezzi e del loro peso sul paniere. Se il credito al consumo è cresciuto del 50 per cento e la corsa all’indebitamento non è fatta per sport (come vorrebbero far credere i consigli interessati di Abi ed Assofin) ma per necessità, mentre il Governo non ha alcuna percezione delle sofferenze degli italiani, anche per diretta responsabilità dei dati fasulli Istat, vuol dire che i danni prodotti sono profondi nel tessuto sociale e potranno essere rimarginati con politiche economiche che facciano pagare quei settori che si sono arricchiti ed hanno approfittato di condoni fiscali,ambientali,previdenziali,per sanare la illegalità diffusa. Il Presidente Elio Lannutti Roma,2 aprile 2006

02/04/2006

Documento n.5872

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