PORTABILITA’ CONTO CORRENTE: IDEA OTTIMA E TECNICAMENTE PRATICABILE

in Comunicati stampa
PORTABILITA’ CONTO CORRENTE: IDEA OTTIMA E TECNICAMENTE PRATICABILE, CHE ADUSBEF PROPUGNA DAL 2000,PER FAR DIMINUIRE GLI ELEVATISSIMI COSTI DEI CONTI CORRENTI BANCARI TRA I PIU’ ALTI DEL MONDO ED AUMENTARE LA CONCORRENZA ! PECCATO SIA DIVENTATO UN VUOTO SLOGAN ELETTORALE. ADUSBEF AVEVA PROPOSTO ACCENTRAMENTO E GESTIONE DEI CONTI CORRENTI BANCARI NAZIONALI IN BANKITALIA, SUL MODELLO DELLA CENTRALE RISCHI. Sono almeno cinque anni (dal 2000) che Adusbef propone la portabilità del conto corrente bancario da una banca all’altra,per far diminuire gli elevatissimi costi dei conti correnti bancari tra i più elevati del mondo ed eliminare così gli esosi costi di chiusura dei conti e del trasferimento dei titoli dematerializzati. Siamo contenti che anche il presidente del Consiglio,Silvio Berlusconi, abbia ripreso l’idea di: “voler introdurre il principio della libera, immediata e gratuita ’portabilità’ del proprio conto da una banca all’altra, proprio come avviene ora per i telefonini”. Attualmente per destinare le operazioni bancarie, riconoscere un conto corrente e dare la certezza che ordini di pagamento (bonifico) e/o di prelevamento (assegno) impartiti dal correntista vadano a buon fine, esistono due codici fondamentali (ABI per individuare l’Istituto di Credito) e Cab (che individua lo sportello sul quale il conto è radicato),oltre al numero di conto corrente: se la portabilità consiste nel mantenere solo il conto corrente,non si risolve nulla.. La portabilità del conto,per essere effettiva deve prevedere un sistema informatico in grado di conoscere per quel determinato numero di conto,codice Abi e Cab in qualsiasi momento: se si cambia banca,occorre un meccanismo di informazione del sistema informatico centralizzato. Ciò presuppone che il sistema sia costantemente aggiornato sull’indirizzo bancario relativo a quel determinato numero di conto corrente, condizione indispensabile di un “cervellone”,aggiornato in tempo reale, in grado di accentrare tutti i conti su base nazionale e le loro variazioni di indirizzo bancario,sul modello della Centrale Rischi della Banca d’Italia. Adusbef teme però che tale proposta seria,fattibile e praticabile con l’accentramento dei conti correnti nazionali presso la Banca d’Italia (che ha oltre 8.000 dipendenti in grado di realizzare e gestire il sistema informatico centrale),con alcuni accorgimenti tecnici ancora da risolvere, ignorata per cinque anni dal Governo che ha contribuito a stangare i correntisti con l’inasprimento dei bolli, diventi l’ennesima bufala,ossia un vuoto slogan elettorale per gettare fumo negli occhi degli utenti. Il Presidente Elio Lannutti Roma,5.4.2006

06/04/2006

Documento n.5882

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