POPOLARE LODI: NON SARA’ IL RESTYLING DEL NOME, IN BANCA POPOLARE ITALIANA, AD INGANNARE I CONSUMATORI

in Comunicati stampa
POPOLARE LODI: NON SARA’ IL RESTYLING DEL NOME, IN BANCA POPOLARE ITALIANA, AD INGANNARE I CONSUMATORI SULLA GESTIONE DEI RAPPORTI CON LA CLIENTELA,TRA LE PIU’ ARBITRARIE ED ARROGANTI NEL VASTO PANORAMA DELLE PUR VESSATORIE E TRACOTANTI BANCHE ITALIANE. La Popolare di Lodi cambia nome in Banca Popolare Italiana. La decisione, si legge in una nota, è stata presa all’unanimità dal cda che ha approvato il progetto di aggregazione con Antonveneta "finalizzato alla costituzione del quinto polo bancario italiano". Non sarà certo il restyling del nome,da Popolare di Lodi a Banca Popolare Italiana ad ingannare i consumatori sulla gestione dei rapporti con la clientela,tra le più arroganti ed arbitrarie nel vasto panorama delle pur vessatorie banche italiane,ma fatti concreti di rispetto dei calpestati diritti dei correntisti,sol perché il ragionier Fiorani gode di protezioni del Governatore della Banca d’Italia. Come scrive oggi Alessandro Penati,in un articolo dal titolo: “Alla Corte di Fiorani il debito è popolare”,l’aspetto incomprensibile della vicenda è l’atteggiamento del Governatore della Banca d’Italia: perché mette in gioco la reputazione personale,e quella dell’istituzione,pur di appoggiare l’espansionismo di una banca così debole “. In attesa di una risposta leggiamo nella relazione di bilancio:” In questa sede inviamo il nostro deferente saluto al Governatore della Banca d’Italia,dottor Antonio Fazio,al Direttore Generale, dottor Vincenzo Desario,ai Vice direttori Generali dott. Pierluigi Ciocca e dott. Antonio Finocchiaro,al direttore della Vigilanza dottor Francesco Frasca ed ai suoi Collaboratori,nonché al direttore della sede di Milano,dottor Salvatore Messina ed al suo staff. Ringraziamo inoltre…”. Non provano imbarazzo questi signori di un’Istituzione seria che fu e che dovrebbero essere garanti e super-partes,a fronte di addebiti illegali pari a circa 100 euro a correntista,per spese fantasma avallate da Bankitalia probabilmente con la finalità di raccogliere provvista a carico della generalità dei correntisti, per finanziare i sogni di grandezza e di disparità di trattamento ad Opa lanciata da ABN Amro oggetto di censura da parte delle istituzioni europee ? Adusbef e Federconsumatori,che si riservano ulteriori iniziative a tutela del mercato,della concorrenza e dei calpestati diritti dei consumatori e dei cittadini,rammentano che il concetto di “popolare”,ossia del popolo,non può essere abusato,confidano che l’operato delle Autorità giudiziarie interessate,possa fare piena luce su una vicenda oscura ed inquietante. Elio Lannutti (Adusbef) Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,29.4.2005

29/04/2005

Documento n.4613

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