PIL.OCSE, ITALIA -0,5%, -6% ANNUO,CONTRO - 0,1%,- 4,7% UE.PER ACQUISTARE BIG MAC A ROMA E MILANO OCCORRONO 27 MINUTI LAVORO, 20 A PARIGI E 13 LONDRA.

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA PIL: OCSE;SECONDO TRIMESTRE ITALIA -0,5%, -6% ANNUO,CONTRO - 0,1%,- 4,7% UE. PER ACQUISTARE BIG MAC A ROMA E MILANO OCCORRONO 27 MINUTI LAVORO, CONTRO 20 DI PARIGI E 13 DI LONDRA: MA NON STAVAMO MEGLIO DEGLI ALTRI ? Secondo gli ultimi dati Ocse diffusi oggi, nel secondo trimestre del 2009 (aprile-giugno) il prodotto interno lordo (PIL) dell'Italia ha ceduto lo 0,5% rispetto al trimestre precedente ed il 6% rispetto al corrispondente trimestre del 2008, contro - 0,1% trimestrale e – 4,7% della media UE. Da uno studio Ubs sui prezzi e salari 2009 che mette in comparazione, su base globale, il potere di acquisto in 73 città del mondo, per un milanese ed un romano, gustarsi un Big Mac 'costa' in media 27 minuti di lavoro, per chi vive a Parigi 20 minuti, a Londra e Los Angeles il potere d'acquisto dei salari richiede 13 minuti di lavoro, a Chicago ne bastano 12 minuti. I fautori dell’ottimismo a tutti i costi, gli acritici assertori della ripresa imminente dell’economia che dispensano consigli interessati vere e proprie istigazioni a far indebitare le famiglie per rilanciare i consumi,i corifei interessati di una crisi economica superata e molti economisti intervistati a reti unificate per diffondere i desiderata del Governo, dovrebbero mostrare più prudenza rispetto ad una recessione che invece di rallentare,fa sentire la sua morsa specie sui redditi bassi che avrebbero bisogno di un bonus fiscale di almeno 1.500 euro. L’Italia non sta meglio degli altri Paesi,come vorrebbero far credere i gazzettieri di turno, perché risente di un mercato ingessato da cartelli e monopoli bancari,elettrici e petroliferi che oltre a mettere i bastoni sulle ruote delle labili liberalizzazioni,continuano a dissanguare i redditi dei cittadini che a partire dal 2002, data di entrata in vigore dell’euro, hanno sfilato dalle tasche dei consumatori a reddito fisso ed ai pensionati ben 139 miliardi di euro, circa 7.000 euro a nucleo famigliare,il cui devastante effetto di trascinamento continua ancora oggi. Per attenuare gli effetti della recessione e tentare il rilancio dell’economia, la strada maestra è quella di tagliare le unghie agli speculatori di professione,a quelle banche di affari colluse con banche centrali ed autorità vigilanti con rapporti incestuosi, che non paghe di aver innescato con la propria avidità la grande crisi,pilotano in queste ore i mercati del petrolio e della materie prime con vere e proprie scommesse sui futures e sui derivati. BCE invece di continuare ad emettere denaro liquido stampando banconote virtuali come i falsari, avrebbe l’obbligo di istitituire un immediato coordinamento con le altre banche centrali per stroncare le speculazioni finanziarie su materie prime e petrolio, che la madre di tutte le banche di affari come Goldman Scahs, vuole portare ad almeno 90 dollari a barile per la fine dell’anno,con la complicità diretta dei Trichet,dei Bernanke ed altri oligarchi delle banche centrali così come dei Governi spesso loro succursali di riferimento, guadagnando così miliardi di dollari su swap e derivati, sulla pelle del mercato e dei consumatori.

19/08/2009

Documento n.8130

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