Pil sottozero. Pesa l’incapacità del governo.

in Comunicati stampa
IL PIL SOTTOZERO, DIMOSTRA LA GRAVE RECESSIONE CAUSATA DA POLITICHE ECONOMICHE SBAGLIATE DEL GOVERNO, CHE SARANNO OGGI PERFEZIONATE ADDOSSANDO AI CONSUMATORI, ANCHE CON L’AUMENTO DELLE ACCISE, EVENTUALI SGRAVI IRAP A FAVORE DI MONOPOLI ED OLIGOPOLI,CHE SI SONO ARRICCHITI, SPECULANDO CON PRETESTO EURO E MANCATA CONCORRENZA. Meglio tardi che mai ! L’Istat,nel registrare il Pil italiano, destagionalizzato e corretto per giorni lavorativi, ha fotografato nel primo trimestre dell’anno una flessione dello 0,5% rispetto all’ultimo trimestre 2004,dopo il calo congiunturale dello 0,4 per cento del trimestre ottobre-dicembre 2004, confermando quella gravissima recessione tecnica ben presente nelle tasche delle famiglie italiane: chissà quali commenti farà l’attendista Governatore della Banca d’Italia Fazio a 10 giorni dalla relazione annuale, che aveva affermato di aspettare i dati Istat per parlare di recessione,mentre una volta era il suo ufficio studi ad anticipare le tendenze economiche ! La congiuntura sfavorevole,che si vorrebbe addossare all’euro,è presente in tutta Europa,ma è l’Italia che paga i costi più alti,sia per le mancate riforme ed i continui rinvii delle liberalizzazioni, che per le difficoltà di un mercato liberale dove i consumatori sono costretti a subire prezzi e tariffe più elevati dell’area euro nel settore finanziario,assicurativo,bancario,dell’elettricità e del gas,con particolare aggravio da politiche economiche di Finanza creativa del Governo,che si accinge ancora oggi a perseverare con la riforma dell’Irap continuando a scaricare sulle spalle delle famiglie i costi degli omessi controlli,di addizionali,tasse,bolli e balzelli,lamentando poi che non consumano. Se nei primi due primi mesi dell’anno le tasse locali- secondo il ministero dell’Economia- hanno registrato aumenti del 30,3 per cento delle entrate tributarie, con Comuni e Regioni che hanno incassato tra gennaio e febbraio del 2005, ben 3,368 miliardi di euro tra Irap, Irpef Regionale e Irpef Comunale,con rincari di 784 milioni di euro rispetto ai 2,584 miliardi di euro di incassi del gennaio-febbraio 2004,come si può sostenere realisticamente che è in atto una riduzione fiscale ? E se i vuole abolire la famigerata Irap (Imposta regionale sulle attività produttive),introdotta nel 1998 per semplificare,sostituire e razionalizzare una serie di tributi,dall’imposta patrimoniale sulle imprese, ILOR (imposta addizionale sui profitti), ai contributi sanitari (TASSA SULLA SALUTE), ICIAP ed altri tributi minori,che genera un gettito di 33 miliardi di euro l’anno,come si pensa di finanziare il servizio sanitario ed altre fonti di spesa ? Adusbef e Federconsumatori sono contrarie all’abolizione nominale dell’Irap,che magari cambierà nome, ma continuerà a drenare risorse analoghe se non superiori,ritenendo gravissima la tentazione del Governo di continuare ad aumentare l’Iva e le accise sulle benzine, dopo aver promesso la loro sterilizzazione che ha generato un surplus di introito di 4 miliardi di euro negli ultimi 4 anni a causa della vera e propria speculazione dello stato sugli aumenti del petrolio. Il Governo,dopo aver devastato la finanza pubblica con condoni,cartolarizzazioni,scudi fiscali, proposte di pedaggi ombra e perdoni tombali,vorrebbe continuare la sua opera vandalica continuando a devastare le sempre più vuote tasche dei consumatori,in una politica economica da Robin Hood alla rovescia: vuole inasprire l’iva e le accise sulle benzine (pagate da tutti i cittadini), per girare tali maggiori introiti a banche, assicurazioni ed imprese che hanno operato al riparo di quel minimo di concorrenza facendo utili da capogiro ! L’ennesimo capolavoro di finanza creativa ! Adusbef-Federconsumatori Roma,10.6.2005

10/06/2005

Documento n.4690

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