PARMALAT: MA IL CRACK RIGUARDA IL LATTE O LE ACQUE MINERALI ?

in Comunicati stampa
PARMALAT: MA IL CRACK RIGUARDA IL LATTE O LE ACQUE MINERALI ? MENTRE LA PROCURA DI MILANO, DOPO DECINE DI UDIENZE, HA CHIUSO LE INDAGINI PER CELEBRARE IL PROCESSO (UDIENZA PRELIMINARE 1 MARZO 2006), LA PROCURA DI PARMA, A 26 MESI DAL CRACK, NON HA ANCORA FISSATO NESSUNA UDIENZA,SALVO AZIONE ECLATANTE (COME QUELLA A CARICO DEL PRESIDENTE DI CAPITALIA SU CIAPPAZZI) CHE SEMBRA ALZARE CORTINE FUMOGENE PER GIUSTIFICARE RITARDI E LUNGAGGINI, CHE NON AIUTANO I RISPARMIATORI AD OTTENERE UN EQUO, RAPIDO E DOVEROSO RISARCIMENTO. Ma il crack della Parmalat,riguarda il latte, oppure le acque minerali ? A 26 mesi dall’apertura dell’inchiesta sul crack Parmalat,che ha coinvolto 135.000 risparmiatori bruciando circa 20 miliardi di euro,mentre va avanti spedito il filone della Procura di Milano,che ha svolto numerose udienze (5 e 29 ottobre 2004; 25 gennaio 2005; 16-22-23 febbraio 2005; 22 marzo 2005; 28 settembre 2005; 2 dicembre 2005; 19 gennaio 2006), per arrivare all’udienza preliminare del 1 marzo 2006, dove è ancora possibile la costituzione di parte civile dei risparmiatori traditi contro le banche; la Procura della Repubblica di Parma,che segue un diverso filone,non ha ancora fissato alcuna udienza,ma ha firmato una misura interdittiva eclatante riguardante le acque minerali Ciappazzi. Da ciò la domanda,non retorica: non è che il crack del latte abbia cambiato sembianze e si sia improvvisamente trasformato, nel crack delle acque minerali ? Adusbef,che nel dicembre 2003 aveva inviato esposti denunce sul crack della Parmalat a diverse Procure della Repubblica,pur avendo un grande rispetto per tutta la magistratura, non può fare a meno di porre questa domanda: l’interdizione del presidente di Capitalia (neppure riservata all’ex Governatore di Bankitalia per fatti e circostanze gravissime),azione eclatante dei magistrati di Parma, non può essere la solita cortina fumogena per giustificare ritardi e lungaggini,che non aiutano i risparmiatori ad ottenere un equo,rapido e doveroso risarcimento ? Adusbef in più di una circostanza ha sollecitato la Procura della Repubblica di Parma,che sta indagando sul filone principale dell’inchiesta sul dissesto di Parmalat per le ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta e associazione a delinquere, per cui ha richiesto il rinvio a giudizio di 64 persone su 70 indagati, ad accorciare i tempi delle indagini, che rischiano di essere biblici e di far cadere in prescrizione i reati più gravi. La Segreteria Roma,22.2.2006

22/02/2006

Documento n.5731

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK