PARMALAT: BENE PROCURA A RESPINGERE PATTEGGIAMENTI...
COMUNICATO STAMPA PARMALAT: BENE PROCURA A RESPINGERE PATTEGGIAMENTI, MA PER AVERE GIUSTIZIA,OCCORRE ACCORCIARE LUNGHEZZA PROCESSI. Adusbef,unica associazione di consumatori ammessa come parte civile nel processo Parmalat di Milano in rappresentanza di migliaia di risparmiatori truffati, alcuni dei quali ultraottantenni, è soddisfatta dell’ordinanza emessa dal Tribunale di Milano, presieduto dal giudice Luisa Ponti che, oggi, ha dichiarato inammissibili le richieste di patteggiamento avanzate, nel procedimento relativo al crack Parmalat, da Calisto Tanzi e da altri nove imputati. Ma è proprio l’irragionevole durata dei processi (il processo al crack della Bipop-Carire dura da cinque anni senza che sia ancora arrivato a sentenza) a negare ai risparmiatori traditi, quella giustizia che dovrebbe garantire uno stato di diritto,stigamatizzata oggi anche dal Governatore di Bankitalia Draghi. Alcuni risparmiatori tra i più anziani, che hanno subito le truffe da parte delle banche nel collocamento di bond Cirio,Parmalat ed obbligazioni argentine e che hanno intentato giudizio, ultraottantenni, rischiano di morire prima di ricevere giustizia ed un equo risarcimento dei danni,per questo il Governo dovrebbe impegnarsi di più per accorciare la durata dei processi ed offrire una giustizia più giusta ai cittadini. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,31 maggio 200731/05/2007
Documento n.6597