OPA ABN AMRO SU ANTONVENETA: PRESENTATO UN TERZO ESPOSTO-DENUNCIA ALLE PROCURE DI ROMA E DI MILANO.

in Comunicati stampa
OPA ABN AMRO SU ANTONVENETA: PRESENTATO UN TERZO ESPOSTO-DENUNCIA ALLE PROCURE DI ROMA E DI MILANO. OLTRE A TURBATIVA DI MERCATO,INSIDER TRADING ED AGGIOTAGGIO,ADUSBEF CHIEDE DI VERIFICARE SE, NEL PASSAGGIO DEL 34 PER CENTO DELLE AZIONI ANTONVENETA NELLA SETTIMANA BORSISTICA DAL 18 AL 22 APRILE,NON VI SIA QUELLA AZIONE DI CONCERTO DELLA BANCA POPOLARE DI LODI,CHE SOLO UNA DISTRATTA CONSOB SI OSTINA NON VEDERE. ADUSBEF ALLEGA AGLI ESPOSTI UN ARTICOLO DEL SETTIMANALE L’ESPRESSO, CHIEDENDO DI VERIFICARE CORRETTEZZA E TRASPARENZA DEI RAPPORTI TRA SOCIETA’ QUOTATE, ANCHE BANCARIE, ED IL FIGLIO DEL PRESIDENTE CONSOB. Mentre si discute dell’Opa lanciata da ABN AMRO su Antonveneta,dell’italianità delle banche e del rastrellamento clandestino delle azioni Antonveneta da parte della Banca Popolare di Lodi sotto gli auspici del Governatore della Banca d’Italia Fazio e dello strabismo della Consob,il settimanale l’Espresso n.16 del 28.4.2005, con un titolo: “quando Fiorani bussò da Cardia”, afferma che Marco Cardia, avvocato,figlio del presidente Consob Lamberto,oltre ad avere rapporti professionali con importanti società quotate,membro del consiglio di amministrazione della Carivit,(Cassa di Risparmio di Viterbo del Gruppo Banca Intesa),vigile della gestione societaria di un organismo interno alla Premafin di Salvatore Ligresti, avrebbe difeso la BPL nell’ottobre 2004, dall’accusa di aver venduto prodotti bidone (Cirio) ad alcuni investitori,in violazione dei regolamenti Consob e del Testo Unico della Finanza. Adusbef non trae nessuna conclusione affrettata dall’articolo dell’Espresso,che ha però provveduto ad allegare al terzo esposto denuncia presentato oggi alle Procure della Repubblica di Milano e Roma sulla scandalosa vicenda BPL-Antonveneta: fa solo notare che negli Stati Uniti, tanto evocato anche a sproposito come modello,qualora il figlio del Presidente della Sec dovesse mai avere rapporti con le società quotate e vigilate,sarebbe oggetto di stringenti indagini,quasi certamente costretto ad immediate dimissioni. Dopo aver presentato esposti denunce alle Procure della Repubblica di Roma e di Milano sulla scandalosa vicenda Fazio-Fiorani-Antonveneta,ipotizzando i reati di aggiotaggio,turbativa di mercato, insider trading,Adusbef è tornata oggi sulla questione,denunciando la stranezza dell’assenza di un’azione di concerto,ad Opa ABN AMRO aperta,sul rastrellamento clandestino delle azioni Antonveneta. Poiché nella settimana dal 18 al 22 aprile 2005,è stato scambiato circa il 34 per cento del capitale Antonveneta e che tale impressionante dato sugli scambi di borsa,ha prodotto un rialzo del titolo del 6,82 per cento a fronte di una flessione dell’indice di borsa Mibtel pari all’1,54 per cento,con la precisione, tra listino, mercato dei blocchi e fuori mercato, il 33,67 per cento partendo da lunedì 18 quando passò in Borsa la vendita del 5,01 per cento di Edizione Holding alla Popolare di Lodi,oltre al 3% della quota dei Benetton; martedì 19 con scambi che superavano il 10 per cento; mercoledì 7 per cento; giovedì 4,5 per cento; venerdi 3,87 per cento; Adusbef ha chiesto di verificare se oltre all’azione di concerto,facilmente comprovabile in sede di assemblea con le dichiarazioni di voto,si sia concretizzato il reato di “insider trading”. Lo scandalo delle cordate sotterranee ispirate dal Governatore della Banca d’Italia Fazio per contrastare le Opa BBVA e ABN AMRO, sta rovinando la reputazione dell’Italia, che non si è ancora ripresa dagli scandali finanziari Cirio e Parmalat,agli occhi della comunità finanziaria internazionale: se anche un professore prudente come Marco Vitale,in un articolo pubblicato il 21 aprile 2005 da quotidiano “Il Riformista”,afferma che:”…il venir meno di quel clima di sicurezza, sintesi di indipendenza,professionalità,rispetto,che ha rappresentato la Banca d’Italia in tutti i decenni di cui ho memoria diretta è un evento nuovo e di inaudita gravità….. E’ urgente, urgentissimo che il Governatore della Banca d’Italia lasci libero il campo a qualcuno capace di ripristinare un alto livello di credibilità e di indipendenza della Banca d’Italia”. Il Presidente Elio Lannutti Roma,26.4.2005

26/04/2005

Documento n.4601

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK