MUTUI: SE LA CRISI,SECONDO BCE,PESERA’ SUI FINANZIAMENTI NEL PROSSIMO TRIMESTRE, LE BANCHE...

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COMUNICATO STAMPA MUTUI: SE LA CRISI,SECONDO BCE,PESERA’ SUI FINANZIAMENTI NEL PROSSIMO TRIMESTRE, LE BANCHE ITALIANE PRESENTERANNO UNA ULTERIORE STRETTA CREDITIZIA SU FIDI E PRESTITI, FACENDOCI LA CRESTA,COME DI CONSUETO. Se la crisi dei mutui sub-prime, i cui effetti devastanti erano stati negati dalle banche italiane e dalle inerti e collaterali autorità monetarie,peseranno sui finanziamenti nel prossimo trimestre,come afferma la BCE,soprattutto le banche italiane presenteranno una ulteriore stangata su mutui e prestiti quantificabile in circa 180 euro su base annua, facendoci addirittura la cresta,come ga fatto il pesce pilota Banca Intesa,che dal 1 ottobre u.s. ha aumentato i tassi sui mutui dallo 0,40 fino all’1 per cento. Dal rapporto della Bce sul mercato del credito in Europa,è emerso infatti che le banche di Eurolandia ritengono che la crisi dei mutui subprime possa pesare sul mercato del credito nei prossimi tre mese, e che già gli standard per la concessione del credito immobiliare ed alle imprese, sono diventati più rigidi nel corso del terzo trimestre e le banche europee ritengono che nel quarto periodo dell'anno, ci sarà un'ulteriore riduzione nell'accesso al credito sia da parte delle stesse banche che dei consumatori. Le banche italiane,sostenute e fiancheggiate da Bankitalia,avranno così ulteriori pretesti per allargare ancora di più con l’Europa la forbice dei tassi,che attualmente è di 1,06 punti sui mutui, di 1,21 punti sul credito al consumo,scaricando i costi dell’inefficienza e delle politiche predatorie sulle spalle dei consumatori, con rate medie più care di circa 15 euro al mese da novembre, per un mutuo medio di 100.000 euro. Gli italiani,che già pagano con questo gap con l’Europa,rate maggiori di 750 euro l’anno,ben 22.000 euro in più alla fine del rimborso rispetto agli altri consumatori europei, prima o poi presenteranno il conto ad una casta di banchieri,che aveva fatto credere che le fusioni bancarie avrebbero abbattuto i costi e non già incrementato utili di bilancio e stock option di manager avidi ed approfittatori che continuano a speculare sulla elle delle famiglie e delle imprese. TASSI MEDI BANCARI A FAMIGLIE IN AREA EURO E IN ITALIA (nuove operazioni) SU CREDITO AL CONSUMO (da 1 a 5 anni) e MUTUI (Oltre 10 anni) Fonte: Bollettini BCE (9-2007) e Supplemento al Bollettino stat. Bankitalia N° 51 del 31-8-2007) Italia Tassi % Area euro Tassi % Differenza assoluta Italia-Eurolandia Febbraio 2007 Credito al consumo 8,16 6,86 + 1,30 Mutui 5,51 4,57 + 0,94 Aprile 2007 Credito al consumo 7,95 6,72 + 1,23 Mutui 5,67 4,64 + 1,03 LUGLIO 2007 Credito al consumo 7,98 6,77 + 1,21 Mutui 5,96 4,90 + 1,06 Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,5.10.2007

05/10/2007

Documento n.6858

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