MUTUI: QUANDO SI TRATTA DI BANCHE CHE NON RISPETTANO LE LEGGI LUCRANDO 14,5 MLD DI EURO,MEGLIO DIFFIDARE DELL'ACCORDO ABI GOVERNO

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA MUTUI: ACCORDO GOVERNO PER TASSI FISSI: QUANDO SI TRATTA DELLE BANCHE, CHE HANNO LUCRATO 14,5 MILIARDI DI EURO SULLA PELLE DEI CORRENTISTI SENZA APPLICARE IL DECRETO BERSANI SU SURROGA,PORTABILITA’ E SIMEMTRIA DEI TASSI, LA SANA DIFFIDENZA E’ OBBLIGATORIA. FEDERCONSUMATORI ED ADUSBEF SPERANO CHE OLTRE AL DANNO,L’ACCORDO NON NASCONDA LA BEFFA. Quando si tratta di banche,che non hanno applicato il decreto Bersani sulla portabilità dei mutui,la surroga e la simmetria dei tassi di interessi,violando ripetutamente le leggi e lucrando 14,5 miliardi di euro sulla pelle degli utenti e dei correntisti,solo dal giugno 2006 ad oggi, la sana diffidenza è obbligatoria. Adusbef e Federconsumatori,sperando che l’accordo banche-governo, non aggiunga, per 3,2 milioni di mutuatari a tasso variabile, oltre al danno la beffa, si riservano di approfondire il merito dell’accordo,che da una prima valutazione non appare così vantaggioso per le famiglie,posto che già nel 2006 le rate dei mutui a tasso variabile erano sensibilmente aumentate rispetto ai tassi fissi contratti nel 2004-2005. Altro che da domani i cittadini saranno più invogliati ad andare in banca,come ha affermato il dottor Pietro Modiano - direttore generale vicario di Intesa San Paolo e vicepresidente Abi. Abi ed i banchieri spieghino perché i tassi su mutui e prestiti sono più alti della media europea e le ragioni che spingono banche italiane, che sono colossi in Europa (come Unicredit ed Intesa san Paolo),ad applicare tassi più elevati ai cittadini italiani costretti a versare fino a 31.680 euro in più alla fine del prestito, meno elevati a quei cittadini europei che hanno la fortuna di vivere in Paesi membri dove esistono autorità di controllo che fanno rispettare le leggi e le corrette regole della concorrenza. Dal Bollettino della BCE (Aprile 2008) si evince che, a febbraio 2008, ai mutui oltre i 10 anni è applicato in Eurolandia un tasso di interesse medio del 5,09 per cento contro il 5,79 applicato ai mutui italiani e rilevato da Bankitalia (Suppl Bollettino statistico del 3-4-2008). Le famiglie italiane, con buona pace dei banchieri e di un sistema bancario costoso ed inefficiente, sono costrette a pagare maggiori costi per un mutuo, la cui media è in Italia pari al tasso del 5,79 %, in Ue del 5.09, con aggravi da 35 a 44 euro al mese, quindi da 420 a 528 euro l’anno per un mutuo di centomila euro con restituzione decennale o trentennale, che si aggiunge ai recenti rialzi dell’euribor. Uno sfortunato italiano, che ha la colpa di vivere in un paese dove le banche dettano le regole e non rispettano le leggi, è costretto a pagare un “pizzo”, ossia maggiori oneri alla fine del prestito,da 4.200 euro per un mutuo di 100.000 euro con restituzione decennale, fino a 31.680 euro,per un mutuo di 200.000 euro trentennale,rispetto ad un cittadino francese, spagnolo o tedesco,dove le banche sono più vigilate,quindi più efficienti e trasparenti. (Adusbef- Federconsumatori) Roma,21.5.2008

21/05/2008

Documento n.7311

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK