MUTUI: INDENNI LE BANCHE ITALIANE DAL CICLONE SUB-PRIME,PERCHE RISCHI DEI TASSI ADDOSSATI ALLE FAMIGLIE

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA MUTUI: SECONDO ZADRA E PASSERA, LE BANCHE ITALICHE AVREBBERO EFFETTI LIMITATI DALLA CRISI DEI SUB-PRIME, AVENDOLI ADDOSSATI TUTTI A 3,2 MILIONI DI FAMIGLIE, INDEBITATE A TASSO VARIABILE,CHE VEDONO CRESCERE IL PESO RATE. ULTIMO AUMENTO EURIBOR, AL 4,82 % AVRA’ IMPATTO DI 220 EURO L’ANNO, MENTRE DIVARIO TASSI ITALIANI SU UE COMPORTA MAGGIORE ESBORSO FINO A 1.056 EURO. La crescita dell’Euribor trimestrale (indice di quasi tutti i contratti dei mutui variabili) arrivato oggi al 4,82%, il livello più alto da quattro mesi, comporta un maggiore aggravio di 18 euro al mese per un mutuo di centomila euro, pari ad un impatto negativo di 220 euro l’anno, frutto della crisi dei mutui sub-prime, che per l'Ad del gruppo Intesa San Paolo, Corrado Passera, “non tocca le banche italiane,passate indenni o con danni abbastanza limitati”. “Il fatto che le banche italiane abbiano bilanci strutturalmente solidi ed un livello medio di indebitamento inferiore a quello di molte banche internazionali, il fatto di aver mantenuto una serie di regole anche di gestione delle scadenze più solide, dovrebbe portare il sistema italiano rispetto ad altri Paesi ad avere un danno minore per le aziende e per i privati" – ha aggiunto il dr. Passera, dimenticando di dire che le banche nostrane sono state più brave ad addossare i rischi sulla totalità della clientela (91 %,pari a 3,2 milioni di famiglie ) indebitata a tasso variabile. Anche il dr. Zadra, ha ripetuto il ritornello di istituti di credito virtuosi ed al riparo della crisi,dimenticando di aggiungere che,come nel caso della Cirio o degli altri crack finanziari e/o industriali,proprio per omessa vigilanza, le banche italiane sono riuscite a scaricare i rischi dei tassi sulle famiglie, che perderanno la casa. Ma esiste un’altra odiosa aggravante sui comportamenti del sistema creditizio italiano, lasciato a briglia sciolta da Bankitalia, è determinato dalla maggiore onerosità dei tassi sui mutui,rispetto alla media Ue. Dal Bollettino della BCE (Aprile 2008) apprendiamo che, a febbraio 2008, ai mutui oltre i 10 anni è applicato in Eurolandia un tasso di interesse medio del 5,09 per cento contro il 5,79 applicato ai mutui italiani e rilevato da Bankitalia (Suppl Bollettino statistico del 3-4-2008). MUTUI. Differenziale rata Eurolandia-Italia Dati Febbraio 2008 (in euro) MUTUO da 100.000 euro Tasso 5,09 % In Eurolandia Tasso 5,79 % In Italia Differenza rata mese in euro Tra Italia ed Eurolandia (differenza annua in parentesi) Rata mensile 10 anni 1.065 1.100 + 35 euro (+ 420 l’anno) Rata mensile 20 anni 665 704 + 39 euro (+ 468 l’anno) Rata mensile 30 anni 542 586 + 44 euro (+ 528 l’anno) MUTUO 200.000 euro Rata mensile 10 anni 2.130 2.200 + 70 euro (+ 840 l’anno) Rata mensile 20 anni 1.330 1.408 + 78 euro (+ 936 l’anno) Rata mensile 30 anni 1.084 1.172 + 88 euro (+1.056 l’anno) MUTUO 100.000 euro Tasso 5,85 % Tasso 6,5 % Differenza rata mese in euro (differenza annua in parentesi) Rata mensile 10 anni 1.102 1.135 + 33 euro (+ 396 l’anno) Rata mensile 20 anni 708 746 + 38 euro (+ 456 l’anno) Rata mensile 30 anni 590 632 + 42 euro (+ 504 l’anno) Mutuo 200.000 euro Rata mensile 10 anni 2.204 2.270 + 66 euro (+ 792 l’anno) Rata mensile 20 anni 1.416 1.492 + 76 euro (+ 912 l’anno) Rata mensile 30 anni 1.180 1.264 + 84 euro (+ 1.008 l’anno) MUTUI. Differenziale rata dal tasso del 5,85 al 6,50 % Le famiglie italiane, con buona pace del dr. Passera e di un sistema bancario costoso ed inefficiente, sono costrette a pagare maggiori costi per un mutuo, la cui media è in Italia pari al tasso del 5,79 %, in Ue del 5.09, con aggravi da 35 a 44 euro al mese, quindi da 420 a 528 euro l’anno per un mutuo di centomila euro con restituzione decennale o trentennale, che si aggiunge ai recenti rialzi dell’euribor. Uno sfortunato italiano, che ha la colpa di vivere in un paese dove le banche dettano le regole e non rispettano le leggi, è costretto a pagare un “pizzo”, ossia maggiori oneri alla fine del prestito,da 4.200 euro per un mutuo di 100.000 euro con restituzione decennale, fino a 31.680 euro,per un mutuo di 200.000 euro trentennale,rispetto ad un cittadino francese, spagnolo o tedesco,dove le banche sono più vigilate,quindi più efficienti e trasparenti. Adusbef torna a porre la questione bancaria all’ordine del giorno del prossimo governo,perché i diritti alla correttezza e trasparenza dei vessati utenti bancari, non possono più attendere.

22/04/2008

Documento n.7267

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