MUTUI: CRESCONO LE INSOLVENZE E LE BANCHE STRANIERE SI RITIRANO DALL'ITALIA
COMUNICATO STAMPA MUTUI: LE PREVISIONI DI ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI SU DETERIORAMENTO DEL CREDITO E RISCHIO INSOLVENZA PER MIGLIAIA DI FAMIGLIE (3,2 MILIONI) INDEBITATE A TASSO VARIABILE PER PRECISE RESPONSABILITA’ DELLE BANCHE NON ERANO ALLARMISTICHE,SE MACQUARIE BANK HA LASCIATO IL MERCATO ITALIANO. SCIOGLIERE AL PIU’ PRESTO NODO INCESTUOSO DI BANCKITALIA, CHE COPRE DA DECENNI LE MALEFATTE DEL SISTEMA BANCARIO AZIONISTA Non erano allarmistiche le previsioni di Adusbef e Federconsumatori in merito al grave deterioramento del credito ed al rischio di insolvenza per 3,2 milioni di famiglie,indebitate a tasso variabile per precise responsabilità delle banche,se Macquarie Bank Italia, la succursale italiana del gruppo australiano specializzato nei prestiti ipotecari, di recente sbarcato in Italia, ha disposto la cessazione dell'attività di erogazione di nuovi mutui a partire da lunedì prossimo,"a seguito delle pesanti ripercussioni generate dall'aumento dei costi del funding, e conseguenti al deterioramento del mercato internazionale del credito". Uno dei fattori che ha suggerito la decisione, oltre al peggioramento del mercato creditizio e alle più difficili condizioni di finanziamento, è il rischio maggiore d'insolvenza da parte di chi contrae mutui, evidenziato per l'Italia dalla relazione annuale di Bankitalia presentata lo scorso 31 maggio,da un'indagine sull'attività di concessione di mutui su un campione di banche,secondo la quale: "l'aumento del tasso di default trova conferma nella crescita dei tassi di insolvenza registrati dalla centrale dei rischi per il più ampio comparto del credito alle famiglie". La rischiosità è maggiore per i mutui collocati attraverso canali distributivi non bancari, e "quando si associano condizioni contrattuali di tasso variabile o livelli di prestito elevato rispetto al valore dell'immobile". Ancor prima del luglio 2007,quando è scoppiata la bolla dei sub-prime, che Adusbef e Federconsumatori denunciano i rischi reali di una finanza virtuale,cresciuta a dismisura per precise responsabilità delle grandi banche di affari e dalla evidente collusione con banche centrali, agenzie di rating,distratte autorità monetarie,che hanno offerto ampie coperture alla crescita esponenziale dei derivati fuori bilancio,che hanno superato 600.000 miliardi di dollari, continuando a crescere come una gigantesca Idra di Lerna,non più mitologica,ma tecnologica. Mentre banche centrali e Bankitalia continuano a gettare acqua sul fuoco pompando migliaia di miliardi di euro di liquidità sui mercati,per non ammettere le loro gravi responsabilità affermando che la crisi dei sub-prime non toccherebbe le banche ed il mercato italiano, che invece intacca le indicibili sofferenze di milioni di famiglie indebitate a tasso variabile che rischiano di perdere le case costate sudore e sangue per l’aumento dell’euribor e delle rate al ritmo di 180-200 euro al mese. Adusbef e Federconsumatori chiedono che venga sciolto al più presto il nodo di una Banca d’Italia, a braccetto con le banche azioniste e che ha sempre garantito le gravissime,reiterate malefatte del sistema bancario italiano, rispetto ai diritti lesi dei risparmiatori e dei vessati utenti dei servizi bancari e finanziari. Già nell’autunno del 2007 dal monitoraggio su pignoramenti ed esecuzioni immobiliari, pubblicati in tabella, si poteva percepire il disagio di miglia di famiglie strozzate dagli elevati tassi di interesse delle banche (più alte dello 0,79% rispetto alla media europea), che perdevano la casa costata sudore e sacrifici.06/06/2008
Documento n.7330