MUTUI AVARIATI: ADUSBEF DENUNCIA 3 SORELLE RATING

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA CRISI MUTUI SUB-PRIME: ADUSBEF HA PRESENTATO ESPOSTI-DENUNCE A PROCURE DELLA REPUBBLICA,CHIEDENDO DI INDAGARE I COMPORTAMENTI DOLOSI DELLE AGENZIE DI RATING, SPECIE MOODY’S,STANDARD & POOR’S, FITCH,CHE CON LORO OTTIME VALUTAZIONI DA TRIPLA “A”, EMESSE SU PRODOTTI BIDONE, ANCHE IN CONFLITTO DI INTERESSI, HANNO INDOTTO MERCATO E FONDI AD ACQUISTARE PRODOTTI SICURI,CHE ERANO INVECE GIA’ AVARIATI E TRUFFALDINI ALL’ORIGINE. Con un esposto denuncia,inviato in mattinata ad alcune Procure della Repubblica,in particolare Milano e Roma, Adusbef ha chiesto di verificare il gravissimo comportamento delle Agenzie di rating (specie le 3 sorelle americane come Moody’s,Standard & Poor’s,Fitch), che avevano emesso rapporti lusinghieri da tripla “A” (il massimo dell’affidabilità) sui mutui sub-prime, per indurre il mercato ad acquistare prodotti finanziari che già all’origine, oltre ad essere rischiosissimi, erano fasulli ed avariati. Nell’esposto denuncia di 5 cartelle,Adusbef oltre a ripercorrere la crisi dei mutui sub-prime americani e dei prodotti derivati, una massa monetaria di 400.000 miliardi di dollari basato sulla leva finanziaria,che cresce all’infinito sfuggendo perfino al censimento delle autorità monetarie e della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI),con la principale finalità i garantire laute commissioni alle grandi banche d’affari, azioniste delle stesse agenzie di rating,pari a 25 miliardi di dollari l’anno, e costituire un pericolo per la stessa trasparenza e tenuta dei mercati e salvaguardarne la speculazione, Adusbef ha posto l’accento sulle frettolose revisioni al ribasso,oltre duemila negli ultimi 30 giorni, dei “report” lusinghieri emessi in precedenza e declassati a prodotti spazzatura da junke bond,oltre alla descrizione minuziosa delle stesse agenzie e del loro azionariato. Utenti e consumatori italiani – scrive Adusbef nelle denunce- che hanno già subito il fenomeno del “risparmio tradito”,che ha bruciato 50 miliardi di euro ad un milione di risparmiatori, che non si fidano più che mai dei consigli interessati delle banche,sia quando devono contrarre debiti,che quando devono investire i loro sudati risparmi,resistendo così alle prospettive di magnifici rendimenti di obbligazioni,o polizze index o unit linked, spesso vendute in conflitto di interessi, laddove esiste la certezza assoluta del guadagno anticipato del proponente l’investimento, e perdite certe per i sottoscrittori che non garantisce neppure il capitale versato, 2 volte su 3, devono essere tutelati da veri e propri atti di pirateria finanziaria messi in atto dalle agenzie di rating, specie le 3 sorelle americane come Moody’s,Standard & Poor’s,Fitch, le quali- spesso in conflitto di interesse con le proprie banche sussidiate (basti ricordare che i due colossi bancari mondiali come JP Morgan e Citigroup sono tra gli azionisti privilegiati delle agenzie di rating) - hanno emesso rapporti positivi da tripla “A” su prodotti finanziari rischiosissimi,che senza tali pagelle positive non sarebbero finite in alcuni fondi comuni e fondi pensioni,che richiedono la massima affidabilità per salvaguardare depositanti,risparmiatori,investitori non speculativi. Dalle suesposte premesse e risultanze Adusbef chiede all.on. Procura della Repubblica, l’apertura di un’indagine volta ad accertare se i comportamenti adottati dalle agenzie di rating, specie quelle summenzionate,tendenti a magnificare la solidità finanziaria di prodotti contenenti titoli ad altissimo rischio, inducendo così anche taluni fondi comuni e fondi pensioni,oltre ai comuni risparmiatori, ad inserirli nel loro portafoglio,non abbiano configurato i reati di truffa,aggiotaggio, insider trading, turbativa dei mercati globali,volti a realizzare ingiusti profitti per le stesse agenzie e per alcuni suoi soci,con gravissimo danno al mercato ed ai risparmiatori. Adusbef chiede infine di verificare se le autorità monetarie e di borsa,specie Bankitalia,Consob, Isvap, Covip,abbiano posto in atto tutte quelle misure preventive volte a monitorare il fenomeno esponenziale dei prodotti derivati e degli swap, presenti nei portafogli dei fondi comuni,dei fondi pensione,delle gestioni patrimoniali, pari in Italia a 6.400 mld di euro, per salvaguardare il sudato risparmio degli investitori. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,16.8.2007

16/08/2007

Documento n.6762

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